La storia dell’albero di fico e dei suoi fantastici frutti affonda le radici nella mitologia greca.
Già Plutarco ne parlava in termini sacri. Pare che il titano Sykèus, (da syke, fico) si fosse nascosto nel ventre della madre Gea, la terra, per sfuggire all’ira di Zeus. E fu proprio Gea a far germogliare dal suo grembo l’albero che ha preso il nome del figlio: fico.
Nell’antichità era reato esportare i fichi, perché ritenuti un prodotto di prima necessità.
Per di più, qualora il frutto fosse stato trafugato da un albero sacro, il gesto veniva marchiato come sacrilego. Degno di scatenare la collera divina.
L’albero di fico è anche legato alle origini di Roma. Leggenda vuole che la cesta contenente Romolo e Remo si fosse incagliata proprio sotto un fico selvatico, schivando così il destino che li avrebbe voluti morti in quanto frutto illegittimo della vestale Rea Silvia. Fu proprio all’ombra di un fico che la lupa nutrì i figli di Marte. E fu quindi sotto un fico che la gloria di Roma crebbe.
I fichi sono ottimi per proteggere pelle, occhi, cuore e intestino
I fichi sono degli ottimi frutti capaci di proteggere la pelle, gli occhi, l’apparato digerente e l’apparato cardiaco.
Essi sono notoriamente dei frutti dolci.
In realtà forniscono un apporto calorico minore di quello dell’uva e del mandarino: 47 kcal per 100 grammi contro i 70 dell’uva, ad esempio.
Sono davvero un frutto eccezionale.
I semi, le mucillagini e i polisaccaridi contenuti nel frutto (sia mangiato fresco che secco) manifestano delle proprietà lassative capaci di stimolare la peristalsi intestinale.
Nei fichi freschi inoltre sono presenti degli enzimi digestivi che migliorano l’assimilazione delle sostanze nutritive ingerite durante il pasto.
Essi inoltre proteggono la pelle, grazie alla loro azione caustica e proteolitica.
In passato i fichi venivano usati anche come impacco sulle infezioni purulente e sui gonfiori. Tipico è il rimedio contro le puntine. Ma trovavano impiego anche per curare le infiammazioni delle vie urinarie, polmonari e per le gastriti.
I fichi sono ricchi di vitamina A, B1, B2, B6, PP e C, potassio, ferro e calcio.
Il lattice del fico
Quando si stacca un frutto dall’albero di fico, viene secreto un lattice di colore bianco.
Esso è fortemente irritante. Potrebbe esserlo a tal punto da irritare la pelle. Meglio evitare il contatto diretto e prolungato con questo lattice.
Un tempo lo si metteva tutti i giorni sulle verruche o sui porri, per farli scomparire.
Di Viola Dante