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 Sono poco meno di 900 gli abitanti di questo caratteristico borgo medievale situato a circa 450 mt. s.l.m. in provincia di Messina; parliamo di Motta Camastra, paesino addossato su di un costone roccioso e probabilmente più noto ai più perché vi si svolge ogni anno la sagra della noce. Da scoprire e da apprezzare sono però anche le bellezze paesaggistiche e soprattutto le notevoli opere d’arte che vi si conservano; in particolare mi piace parlarvi per l’occasione della chiesa Madre e della chiesa dell’Annunziata.  La chiesa Madre, che si trova nei pressi del castello, è intitolata a San Michele Arcangelo e risale al XVII sec. All'interno vi si possono ammirare due statue marmoree cinquecentesche; una raffigurante l'Immacolata ed un’altra la Madonna detta di Montalto. Quest'ultima è ricoperta da un pregevolissimo manto dai filamenti d'oro ed è ritenuta opera della famiglia Gagini o comunque di appartenenti a questa scuola; sono da ammirare anche un coro ligneo datato 1777, opera dell'artista locale Sebastiano Grasso con scolpite le figure dei dodici apostoli.

        Attraverso il Corso Umberto si arriva poi alla Chiesa dell'Annunziata; antico tempio risalente probabilmente al 1161  così come riportato nella più grande delle due campane, e di origine normanna. Il presbiterio è a pianta quadrata con volta a crociera. Ben visibile all’interno anche un bell’arco ogivale e,  tra le opere d’arte, una tela risalente al tardo settecento che raffigura la Madonna del Carmine, realizzata da tale Vincenzo Avola e le statue in legno di S. Calogero e S. Antonio Abate.

Da ricordare  che nel territorio comunale di Motta Camastra si trovano anche le gole dell'Alcantara. 

A Motta Camastra si giunge attraverso la ss185 che si può imboccare  dalla uscita autostradale di Giardini Naxos.