Sicilia musa ispiratrice dei Simple Minds. Il nuovo album della band, “Direction of the Heart“, esce il 21 ottobre e, come raccontato dal frontman Jim Kerr, è stata proprio la nostra Isola a restituire alla storica formazione la voglia di fare grandi dischi.
Intervistato da Tgcom24, Kerr spiega: “Sul finire degli anni ’90 siamo andati davvero a un passo dal chiudere la nostra storia. Poi, mentre mi trovavo in Sicilia, che è diventata la mia casa, ho scoperto che tanti ancora si ricordavano di noi e chiedevano la nostra musica. E siamo ripartiti con la voglia di fare grandi dischi. E con il nostro sound storico affrontiamo temi di oggi”.
Con la nuova pubblicazione, la band è arrivata a 18 dischi in studio, a partire dal 1979, anno di “Life in a day”. Una storia, quella dei Simple Minds, che li ha visti tra i più influenti rappresentanti della new wave, nei primi anni Ottanta. Con l’ingresso in questa decade, però, qualcosa è cambiato, relegandoli a gruppo di nicchia.
A dare un nuovo corso agli eventi, è stata proprio la Sicilia, dove Jim Kerr si è trasferito. Adesso vive a Taormina, dove è arrivato grazie al nonno che l’aveva scoperta come soldato, durante la Seconda Guerra Mondiale.
“Andavo a giocare a calcio con una squadretta locale e quando arrivavano gli avversari da Messina o Catania i ragazzi si portavano qualche nostro disco da farmi firmare – racconta Kerr che in Sicilia ha anche aperto un albergo -. Per loro eravamo davvero dei miti, anche se questo non gli impediva poi di tirarmi qualche scarpata durante la partita. Il gioco è gioco…”.
Quando, poi, incontra, Daniele Cimino che gli chiede una mano per una canzone, sente che è arrivato il momento di ripartire. La storia di “Direction of the Heart” inizia a Glasgow, nel 2019, ma il disco viene realizzato in gran parte a Taormina, durante il periodo del Covid. Il tutto con il compagno di sempre, il chitarrista Charlie Burchill, anche lui diventato cittadino taorminese.
Dopo gli anni bui e la ripresa, la band adesso afferma di essere tornata in contatto con la sua anima profonda: “Quando sei giovane è normale, non hai altro, ma quando hai una certa età, vivi a Taormina a due passi dal mare e sai che nessuno compra più dischi… trovare le motivazioni non è così ovvio. Noi ci siamo riusciti e soprattutto abbiamo deciso che non ci bastava fare buoni dischi, ci siamo impegnati per realizzare grandi dischi“.
Foto: Manfred Menken – Licenza.