La Sicilia spera di diventare gialla a nei prossimi. Si confida nell’uscita dalla zona arancione, anche per effetto della revisione dei due indicatori utilizzati fino adesso dal Governo per assegnare i colori, cioè Rt ospedaliero e incidenza dei casi di infezione da Covid. Il nuovo modello sarà esaminato durante l’incontro tra Stato e Regioni, dopo le valutazioni dell’Iss e dei tecnici. Secondo un’analisi della Fondazione Gimbe, “a partire dalla prossima settimana l’Rt rischia di aumentare e ci potranno essere nuove zone arancioni, ma se il governo dice che le riaperture sono irreversibili a questo deve corrispondere un cambiamento dei parametri”. Con il sistema attuale, un indice Rt al di sopra di 1 comporta il passaggio in arancione. Con 1,25 si va in zona Rossa. Qualora si modificasse, non sarebbe più determinante l’indice di diffusione del contagio per la classificazione delle zone ma l’Rt ospedaliero, che fa capire se aumentano o diminuiscono le richieste di ospedalizzazione. Diventerebbe, dunque, determinante l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva. Ecco il punto della situazione.
Attualmente, seguendo i parametri attuali, rischiano il passaggio in arancione almeno 3 regioni: Lombardia, Veneto e Campania. La Sicilia, invece, avrebbe già le carte in regola per passare a zona gialla, con tante aperture che questa fascia include. Come abbiamo già detto, se si modificassero i parametri, il passaggio potrebbe avvenire anche prima di giorno 16 maggio. Sull’isola, infatti, sia i reparti di Terapia intensiva che i reparti ordinari Covid non rientrano nelle soglie critiche di saturazione. Sul versante della vaccinazione, prosegue la campagna per le isole Covid-free. Alle Eolie, dopo Salina, Alicudi e Filicudi, vaccini di massa a Panarea. L’equipe diretta da Antonio Pallino, vice primario del reparto di chirurgia dell’ospedale di Lipari, per quasi tutta la giornata ha vaccinato circa 200 persone tra isolani, lavoratori stagionali e domiciliati.