Papa Francesco ha proclamato 10 nuovi santi durante la celebrazione in piazza San Pietro, tra cui la siciliana Maria di Gesù Santocanale.
Maria di Gesù Santocanale, da nobildonna a madre dei poveri e degli orfani Fondatrice delle Suore Cappuccine dell’Immacolata di Lourdes, nata a Palermo, di origini nobili, abbandonò gli agi per spendersi nel servizio agli ultimi. Morì a Cinisi nel 1923 ripetendo il nome di Gesù.
Rifiuta matrimoni combinati e solo l’8 febbraio 1887 suo padre barone le dà il permesso di consacrarsi a Dio. Così a giugno riceve il saio nero delle Terziarie francescane regolari e la seguiranno nei mesi successivi tre compagne, il primo nucleo delle future suore cappuccine dell’Immacolata di Lourdes.
Preso il nome di suor Maria di Gesù, inizia la questua per aiutare i poveri e fa la catechesi a decine di ragazzi lontani dalla chiesa ma anche dalla scuola. Fonda un orfanotrofio per le bambine, un asilo nido, una mensa per gli indigenti e una scuola di ricamo per le ragazze, è vicina agli anziani soli con l’assistenza materiale e spirituale.
L’8 dicembre 1909 la Congregazione viene finalmente approvata dal vescovo di Monreale e aggregata all’Ordine dei frati minori cappuccini; le suore vestiranno un abito marrone. “Sono figlia di san Francesco”, dichiara la fondatrice che, come il santo di Assisi, aveva lasciato alle spalle una vita agiata per abbracciare quella umile e semplice di religiosa.
Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, ha commentato: “La canonizzazione di suor Maria di Gesù Santocanale è una bella notizia per la città di Palermo. Suor Maria di Gesù ha speso la sua vita in difesa degli ultimi e ha testimoniato con la sua intera esistenza il valore della solidarietà e dell’accoglienza”.