La Sicilia, terra ricca di storia, cultura e paesaggi mozzafiato, lungo la sua costa meridionale ospita un gioiello nascosto: Siculiana, un piccolo e affascinante borgo medievale dai vicoli stretti dove il tempo sembra essersi fermato.
Siculiana si trova a pochi chilometri dalla città di Agrigento, ed è una destinazione ideale per coloro che cercano una fuga dal tran tran cittadino, un luogo dove si avverte ancora la forte presenza della dominazione araba e l’influsso di varie culture.
Il borgo attrae ogni anno visitatori e turisti grazie al meraviglioso castello di Chiaramonte, restaurato intorno al 1310 da Federico II di Chiaramonte, figlio di Federico Chiaramonte e Marchisa Prefolio, posto su una rocca inespugnabile.
A pochi passi dal borgo le spiagge dorate e incontaminate della frazione marinara di Siculiana Marina, sono una meta di attrazione per tutte le famiglie che desiderano trascorrere piacevoli giornate al mare.
Le origini di Siculiana tra mito e storia
Il nome di Siculiana deriva dal latino “Siculi Janua”, Porta della Sicilia, nome che fa riferimento al suo porto naturale sul fiume navigabile “Canne”, che rendeva sicuri gli scali, grazie alla sua insenatura naturale che facilitava l’attracco delle imbarcazioni.
Secondo lo studioso Filippo Cluverio, il sito dove sorge oggi Siculiana era in origine la città di Cena, menzionata da padre Massa nel suo lavoro “Delle città della Sicilia”, sulle città siciliane ormai scomparse. Inoltre, Cluverio collega Siculiana all’antica Camico, residenza di Cocalo, re dei Sicani, progettata secondo la leggenda da Dedalo durante la sua fuga da Creta. La zona ha anche una storia leggendaria, con la tradizione che vuole il re Minosse di Creta assassinato dalle figlie di Cocalo presso Camico.
Nel corso del Medioevo, gli Arabi dominarono la Sicilia e costruirono il castello di Kalat Sugul a Siculiana. Durante il periodo normanno, il castello resistette agli assalti di Ruggero il Normanno, ma fu poi distrutto dopo la resa di Girgenti. Nel 1161, il territorio di Siculiana fu assegnato a Matteo Bonello, un nobile normanno, mentre nel 1296, Federico III di Sicilia conferì la baronia di Siculiana a Federico Chiaramonte, che ristrutturò il castello arabo, dando vita al Castello Chiaramontano, oggi uno dei simboli più riconoscibili e apprezzati di Siculiana.
Nell’età moderna, la baronia passò attraverso varie famiglie nobiliari, tra cui i Chiaramonte, gli Isfar, e i Bonanno. Nel 1812, con l’abolizione del baronaggio, la famiglia Bonanno perse i suoi privilegi nobiliari, anche se nel 1898, riuscirono di nuovo a ottenere la baronia. Nel corso degli anni, Siculiana ha ospitato visitatori illustri come lo scrittore Tomasi di Lampedusa, autore de “Il Gattopardo“, e il compositore Karlheinz Stockhausen, che proprio a Siculiana nel gennaio del 1962 iniziò a lavorare alla sua composizione intitolata “Momente”.
Nel XX secolo, personaggi celebri come Alberto Moravia hanno visitato Siculiana, descrivendola come un “paese perfetto, nato dalla terra, un paese povero, ma privo di industrializzazione”. Queste testimonianze sottolineano l’intramontabile fascino di Siculiana, che continua ancora oggi ad attrarre turisti da tutto il mondo, un tesoro da scoprire, dove il passato si fonde armoniosamente con il presente.
Le attività di rigenerazione urbana nel cuore del centro storico
Nel cuore del centro storico si trova il Quartiere Casale, a due passi dal Castello e vicino a piazza Umberto I, la piazza principale del paese dove si trovano alcuni dei monumenti più importanti del borgo: il Santuario del SS Crocifisso, la Torre dell’Orologio e il Monumento ai Caduti.
Oggi il quartiere ha subito una vera e propria rivoluzione nell’uso degli spazi, secondo criteri di sostenibilità e rigenerazione urbana.
Grazie all’impegno dell’Associazione Leisure and Tourisme (ALT) è stato addirittura realizzato Il #MeTe Museo della Memoria e del Territorio, L’Orto Didattico Urbano, oltre a varie installazioni artistiche.
L’obiettivo è quello di ripensare in chiave moderna l’identità dei luoghi e promuovere lo sviluppo locale, attraendo investimenti sociali e culturali sia pubblici che privati.
Foto in evidenza e interna da Wikipedia