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Avete mai sentito parlare del Siculish o, per meglio dire, sentito parlare in Siculish? Oggi vi spiegheremo di cosa si tratta. Il Siculish è quel fenomeno linguistico che ha portato alla sicilianizzazione di parole e frasi della lingua inglese da parte di immigrati siciliani negli Stati Uniti d’America nella prima metà del XX secolo.

È avvenuto non solo per necessità linguistiche, ma anche per ottenere un effetto umoristico e divertente.

Il termine Siculish definisce quei fenomeni di interferenza e interazione tra le parlate siciliane e la lingua inglese da parte di coloro che parlano siciliano negli Stati Uniti. La parola Siculish nasce per indicare fenomeni di code switching tra il siciliano e l’angloamericano, dunque il cambio di lingua all’interno della stessa frase.

Alcune volte il Siculish è stato usato per sicilianizzare i toponimi geografici americani abitati da comunità sicule: così, Bensonhurst divenne “Bensinosti”, New York si trasformò in “Nova Jorca” e Brooklyn in “Brucculinu”. Il fenomeno è molto diffuso nello Stato di New York.

Altre forme di Siculish si sono inoltre sviluppate in comunità di immigrati siciliani all’interno di altri Paesi anglofoni come Canada e Australia. Le sorprendenti similitudini tra queste forme sono dovute a movimenti transnazionali di emigranti o, molto più probabilmente, da logici adattamenti dell’inglese a norme linguistiche del siciliano.

Alcuni immigrati di seconda generazione confondono sovente il vero siciliano con parole Siculish. Questo accade soprattutto con parole che hanno con l’inglese un’assonanza di suono e significato a causa di una derivazione linguistica comune, ossia quella del normanno della dominazione medievale.

Ecco alcune parole in Siculish

  • ferri-bottu da ferry boat (“traghetto”)
  • iàrda da yard (“giardino”, “prato”)
  • bossu da boss (“boss”)
  • friggitèra da fridge (“frigorifero”) (dal Francese “frigidaire”)
  • congrì da concrete (“cemento”)
  • ruffu da roof (“tetto”)

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