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Caso Silvana Saguto, Telejato attacca Alessandro Amato: “Raccomandato”

Proprio mentre scoppia la bomba sull'inchiesta ai danni di Pino Maniaci, Telejato attacca frontalmente Alessandro Amato, giornalista sportivo conosciutissimo a Palermo. In un articolo pubblicato ieri, si legge: 

Oggi ne è venuto fuori un altro (di nome, ndr), quello del Presidente della Corte dei Conti dott.ssa Luciana Savagnone, già denunciata senza alcun effetto al vertice romano della Corte dei Conti, in stretto contatto con l’ex prefetto di Palermo Cannizzo, oltre che con la Saguto. Nell’ambito del principio del "tengo famiglia" la dott.ssa Savagnone ha fatto i suoi buoni uffici per far lavorare il genero, il giornalista sportivo Alessandro Amato, presso l’emittente TRM, affidata a suo tempo a Walter Virga, figlio dell’altro presidente della seconda sessione penale del tribunale di Palermo Tommaso Virga.

E così, dopo la nuora della Saguto, Vanna Pantò, alla quale venne fatto sistemare un ufficio tutto per lei, adesso anche il genero dell’amico magistrato. Come diciamo in siciliano: "Na manu lava l’autra e tutti e dui lavanu a facci".

Da par suo, Alessandro Amato si è difeso pubblicamente con un post sul suo profilo Facebook. Eccolo:

Scrivono di me (alla voce mafia…).
Ieri, nel giorno del mio compleanno, telejato.it ha pubblicato un articolo in cui è stato scritto (senza alcuna pezza d'appoggio) che sono stato raccomandato per andare a lavorare a Trm. Vengono proposte ricostruzioni di amicizie che non esistono, collegamenti ipotetici, scambio di favori e altre fantasiose inesattezze. Trm mi avrebbe preso per saldare favori, portare avanti giochi sporchi e illegali. Una falsità che chiama in causa anche un mio familiare su cui viene gettato fango esattamente come è stato gettato addosso a me. Svolge un lavoro scomodo per tanti potenti che non fanno bene il loro lavoro: infatti siamo abituati agli attacchi.
Lavoro da 25 anni in modo onesto, pulito e mai ho beneficiato di alcuna raccomandazione, aiuto, spinta, sponsorizzazione di nessun genere e di nessuna provenienza. Ho lavorato al Giornale di Sicilia, al Palermo calcio, a Tgs, alla Biesse immagine, a Radio Action, ai siti dipalermo.it e forzapalermo.it e a Trm: se c'è qualcuno che può dimostrare che sono stato raccomandato si faccia avanti subito.
Posso gridare ai quattro venti di aver sempre seguito una strada umana e professionale di onestà e di rispetto delle regole e sono certo che l'abbiano sempre fatto tutti i miei familiari. Ecco perché quell'articolo mi ha addolorato. Mi mette in campo in una partita che mai ho giocato e mai giocherò. E che mai nessuno ha giocato (o giocherà) per me. Quel che ho prodotto finora è frutto dei miei difetti e delle mie capacità. 
Sono un uomo libero. La mia libertà l'ho costruita con dignità e sacrificio.

Fausto Rossi