Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, risponde alla lettera di Elin Mattsson, la donna finlandese che, insieme alla sua famiglia, ha deciso di lasciare la Sicilia due mesi dopo il trasferimento, lamentandosi soprattutto per le condizioni trovate a scuola.
Il primo cittadino pone l’accento sulle differenze tra il sistema scolastico finlandese e quello italiano. “Questa lettera è utile a fare una riflessione ampia sul sistema scolastico italiano, ma non partendo da un pregiudizio sui nostri professori e sui nostri istituti”, esordisce Italia.
“I docenti italiani fanno miracoli con uno stipendio che non esito a definire vergognoso. Poi è chiaro che il sistema scolastico del nostro Paese è diverso da quello finlandese, che, secondo le classifiche europee, nel 2021 era il migliore al mondo”. “Nella mia esperienza di vice sindaco prima e poi di sindaco – dice adesso Francesco Italia – ho incontrato una straordinaria classe di professori, persone appassionate e motivate”.
Mattsson, arrivata a Siracusa con il marito e i figli, nella sua lettera si lamenta anche per l’assenza di giochi presso l’asilo nido: “Forse la signora si è rivolta a strutture private, perché quelli pubblici, sette in tutto, durante la mia sindacatura sono stati tutti ristrutturati e riqualificati e sono uno dei fiori all’occhiello della città”, sottolinea il sindaco di Siracusa.
Quindi Italia precisa, parlando all’Adnkronos: “Stiamo spendendo circa 10 milioni di euro tra fondi regionali e Pnrr sull’edilizia scolastica e stiamo potenziando l’offerta di asili nido e scuole materne. Entro il 2026 Siracusa avrà 400 nuovi posti di asili nido e 500 in scuole dell’infanzia. Due asili nido e due scuole materne sono già a gara perché avevamo il progetto esecutivo”.
Della lettera, il primo cittadino è venuto a conoscenza dopo la pubblicazione su SiracusaNews: “Come Amministrazione non abbiamo ricevuto alcuna segnalazione. Non so a quale istituto la signora si riferisca e non posso entrare nel merito della vicenda perché non ho gli elementi per farlo. Credo che, però, l’esperienza negativa con un professore non autorizzi a coinvolgere l’intera scuola siracusana“.
Rimangono, comunque, le criticità del sistema scolastico italiano: “È totalmente da rivedere la spesa del nostro Paese sulla scuola, lo Stato deve investire molto di più sul questo settore, in cui si fa la prima esperienza della cosa pubblica, delle regole e della socialità”. “I prof spesso si sostituiscono interamente alla famiglie. Il tempo pieno amplifica la capacità della scuola di lasciare emergere talenti e sviluppare attitudini, sottraendo i ragazzi a videogiochi e cellulari”, aggiunge ancora.
“Mi rendo conto che l’impatto di un trasferimento in Italia e in Sicilia da un Paese come la Finlandia è forte, posso solo augurare a questa famiglia di trovare un posto in cui si possano sentire a casa“, conclude Francesco Italia.