Domani, venerdì 1 dicembre, a partire dalle 11.30, a Palazzo Vermexio, a Siracusa, sarà celebrato il centenario della fondazione della Scuola di specializzazione in Beni archeologici dell’Università di Catania, alla presenza del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
Alla giornata prenderanno parte, oltre al rettore dell’Università di Catania Francesco Priolo e alla direttrice del dipartimento di Scienze umanistiche Marina Paino, anche il direttore della Scuola archeologica di Atene Emanuele Papi, il presidente del Consiglio superiore dei Beni culturali e paesaggistici Gerardo Villanacci e il dirigente generale dell’assessorato regionale ai Beni culturali Mario La Rocca.
Nel corso dell’evento sarà illustrato il piano strategico a medio/lungo termine della Scuola, incentrato su una didattica innovativa affiancata da una pluralità di esperienze (in aula, sul campo e in laboratorio) visti come strumenti per la definizione di una professione che stenta a essere riconosciuta come tale. Inoltre, sarà presentato il volume “Un secolo di archeologia. 1923-2023. Ricerca, tutela, valorizzazione, gestione” (Erma di Bretschneider, 2023), curato da docenti e allievi della Scuola.
A seguire sono previste le visite di Palazzo Chiaramonte, dove ha sede la Ssba, del museo Paolo Orsi, e del Parco della Neapolis.
“L’iniziativa – afferma il direttore della Ssba Daniele Malfitana – rappresenta la solenne conclusione delle varie attività che la Scuola ha realizzato, affiancandole alla consueta attività didattica, per celebrare i suoi cento anni di vita, sottolineando in ogni occasione il ruolo e la missione di un’antica istituzione che ha segnato la storia dell’archeologia siciliana, da Paolo Orsi, che ne fu il primo direttore, in poi”.
“Nell’arco di un secolo – prosegue il direttore – nella Scuola siracusana, che fu la terza ad essere istituita, dopo la Scuola archeologica istituita da Giuseppe Fiorelli a Pompei (1866) e la Scuola archeologica italiana di Atene (1909), sono passati i migliori archeologi del panorama nazionale e internazionale offrendo lezioni e seminari a tanti allievi, molti dei quali oggi occupano posti di prestigio nelle Università, negli enti di ricerca, nelle Soprintendenze, nei musei e nei parchi archeologici dell’isola e non solo”.