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i soccorsi arrivano in ritardo

I soccorsi arrivano in ritardo e una donna di 52 anni, Maria Mercurio, che aveva accusato un malore nella sua abitazione a Giarre, muore davanti agli occhi dei familiari che hanno immediatamente sporto denuncia. Tanta anche la rabbia dei cittadini che, per dimostrare la propria vicinanza alla famiglia, e stanchi dei continui ritardi degli operatori del 118, hanno deciso di dar vita ad una vera e propria rivolta civile, dandosi appuntamento mediante social network e messaggi telefonici. 

I soccorsi arrivano in ritardo e muore una donna a Giarre

Ecco perché l'assessore regionale alla salute, Lucia Borsellino, nei prossimi giorni sarà all'Asp di Catania, insieme ai vertici dell'azienda, dove incontrerà il sindaco di Giarre, una delegazione dei familiari della donna scomparsa e i sindaci del territorio circostante, per fare il punto della situazione su quanto accaduto e per discutere, definitivamente, sull'organizzazione della rete sanitaria del teritorio

Le accuse della popolazione

Non si può avere una sola ambulanza in un territorio di 100 mila abitanti, soprattutto in previsione di quest'estate. Per me, tutti i reparti possono chiudere. Ma serve essere pronti per le urgenze, per stabilizzare i pazienti e portarli nei posti giusti. 

Questo è quanto dichiarato dal vicesindaco di Giarre, Salvo Patanè, fra i primi "rivoltosi" della città, che insieme a Maurizio Mercurio, fratello della donna deceduta, sarebbe anche disposto ad occupare la città, finché il sistema sanitario non verrà adeguatamente cambiato.