Soffoca la madre, poi nasconde il corpo in un silos. L'episodio shock è avvenuto in provincia di Pavia: un ragazzo di 23 anni ha tenuto nascosto quanto accaduto, fino a quando le voci che dice di sentire non gli hanno detto di aggredire a forbiciate il padre. Così i carabinieri hanno fatto scattare le ricerche e lui ha confessato: «Mia madre non tornerà più a casa – ha detto – l'ho uccisa io, sento delle voci».
Il delitto risale allo scorso 4 luglio, ma nel pomeriggio di ieri sono stati riportati alla luce i resti, quasi mummificati, di Rosina Papparella, 51 anni, scomparsa da casa. All'inizio si era pensato a un allontanamento volontario, poiché non erano stati trovati né il cellulare, né i documenti della donna. Il 22 luglio, però, il 23enne ha colpito il padre con delle forbici nel corso di una lite e da lì sono partiti i sospetti. Il giovane ha poi confessato e per lui si sono aperte le porte del carcere di Pavia.