La Spiaggia dei Conigli di Lampedusa è la spiaggia più bella d’Europa. Arriva una nuova conferma per la Sicilia e le sue attrazioni. Il verdetto arriva dai Travelers’ Choice Awards Best of the Best di TripAdvisor. Si tratta di un’ottima conferma per la bellezza delle spiagge siciliane.
Ogni anno TripAdvisor assegna i suoi riconoscimenti, sulla base delle recensioni dei viaggiatori. Gli utenti valutano strutture, località ed esperienze di viaggio. Così viene stilata una classifica che racchiude le eccellenze.
Per la Spiaggia dei Conigli di Lampedusa si tratta di una gradita conferma. Da anni, infatti, viene inserita tra le spiagge più belle non solo d’Europa, ma di tutto il mondo.
Il merito è di uno scenario paradisiaco, con mare cristallino e natura selvaggia.
La spiaggia di Lampedusa si è anche piazzata al quarto posto nella classifica delle spiagge più belle del mondo.
Come raggiungere la spiaggia
Raggiungere la spiaggia è facilissimo. Dal paese basta percorrere la strada di Capo Ponente, per circa cinque chilometri. Lasciate l’auto e proseguite a piedi. Dopo una passeggiata nella macchina mediterranea di circa 20 minuti, vi troverete davanti la baia.
La spiaggia rientra in un’area ambientale tutelata. Dal 1995, insieme ai valloni circostanti e all’Isola dei Conigli, fa parte della riserva “Isola di Lampedusa”. L’area protetta è nata per tutelare un ambiente prezioso dal punto di vista della fauna e della flora. Qui nidifica la tartaruga Caretta Caretta. Tanti esemplari scelgono questi luoghi per deporre le uova.
Perché la Spiaggia dei Conigli si chiama così
Secondo alcuni, a dare il nome è stato l’ammiraglio Smith che, nel 1842, la indicò come Rabit Island nelle sue carte nautiche. Erroneamente il termine fu inteso come “Rabbit”, con due “B”. Da qui Rabbit Island, cioè Isola dei Conigli.
In realtà, il termine Rabit era un termine arabo (rabit = collegamento / che lega, collega), lingua alla quale Smith si era forse affidato per riferirsi all’istmo sabbioso di circa 30 metri che si forma raramente, con la bassa marea, tra l’isolotto e la costa, collegandole effettivamente l’uno all’altra.
Foto: Francesco Filannino