La Sicilia meridionale è ricca di spiagge spettacolari, che aspettano solo di essere scoperte. Tra queste, una delle più affascinanti è indubbiamente quella di Eraclea Minoa (Agrigento). Una lunga distesa di sabbia dorata che procede per chilometri, delimitata da natura rigogliosa. Un mare dalle mille sfumature. La spiaggia va da Capo Bianco a Bovo Marina. Quello che rende speciale la spiaggia di Eraclea Minoa è anzitutto la vicinanza all’area archeologica, in un contesto paesaggistico di pregio. L’arenile, di sabbia fine, è affiancato da vegetazione, e l’acqua è cristallina. La costa, la pineta i tanti colori dell’acqua creano un insieme davvero speciale. Si tratta di una spiaggia libera, dalla quale è fcile raggiungere tante località balneari interessanti, come la celebre riserva di Torre Salsa.
Eraclea Minoa (in greco antico Ἡράκλεια Μινῴα; in latino Heraclea) fu un’antica città greca della Sicilia sud occidentale, fondata, secondo Erodoto, dai Selinuntini che la chiamarono originariamente Minoa. Le sue rovine si trovano nell’area archeologica di Cattolica Eraclea, comune italiano della provincia di Agrigento. Venne chiamata Eraclea in onore di Eracle, mentre Minoa sembra collegarsi alla leggenda secondo cui il re cretese Minosse avrebbe inseguito Dedalo fino in Sicilia per punirlo del suo aiuto dato ad Arianna e Teseo alle prese con il labirinto. Minosse avrebbe poi trovato la morte proprio in questi luoghi per mano dello stesso re sicano presso cui Dedalo si era rifugiato. Il regno di Kocalos era in effetti situato lungo le rive del fiume Platani con capitale Kamikos. Foto: Davide Pinelli.