Con il suo colore inconfondibile colore e il gusto particolare, è una inconfondibile bibita che ricorda il passato. Un tempo era molto diffusa, mentre oggi rientra nell’ambito di quei prodotti “di nicchia”, sebbene le sue origini siano molto popolari. Stiamo parlando della spuma bevanda molto apprezzata in Sicilia. È un soft drink, analcolico, a base di acqua gassata, zucchero, quantità variabili di caramello e aromi vari. Tra gli aromi utilizzati ci sono succo di limone, scorza d’arancia, rabarbaro, vaniglia e spezie varie. Il suo nome è molto generico e affonda le radici in tempi in cui non era importante la singola marca. Diciamo che è un corrispettivo della soda anglosassone, che indica le bevande con le bollicine. Oggi scopriremo meglio cosa è e come si fa.
Abbiamo già detto che si tratta di un analcolico. Da sempre si considera una bibita povera, poiché alla portata di tutti, dai più giovani ai più anziati. Prima era molto frequente trovarla nei negozi di alimentari, nei bar e nei chioschetti, nonché anche nelle trattorie. Vista la semplicità di produzione, la spuma bevanda era assai diffusa: bastavano acqua gassata, coloranti, zucchero ed aromi. C’era (e c’è ancora) chi ha l’abitudine di miscelarla con il vino. I tipi più comuni erano la “bionda” e la “scura”, ma c’erano anche varianti al mandarino, alla menta, al cedro, al bitter. In Sicilia la versione più amata è quella “bionda”, con un colore ambrato, come quella che viene ancora prodotta dall’azienda Polara. L’antica ricetta siciliana include radice di rabarbaro, fiori di sambuco, chiodi di garofano, caramello e altri aromi. Il sapore è aromatico e molto caratteristico.