Lo Stand Florio di Palermo apre ufficialmente le sue porte, dopo i lavori di riqualificazione. Noto anche come Tavernetta del Tiro, si trova nel quartiere Romagnolo, sulla costa sud della città. Realizzato durante la Belle Epoque, nasce da un progetto del 1905 di Ernesto Basile, su commissione di Vincenzo Florio Jr. Il progetto di valorizzazione, che ne segna riqualificazione e rinascita, legato alla ricostruzione di una nuova centralità lungo la costa sud, è del 2016.
Adesso, lo stand Florio si propone come un contemporary hub, cioè un aggregatore e catalizzatore di funzioni, tutte pensate intorno al comune denominatore della cultura. I nomi delle diverse aree funzionali sono un omaggio alla storia dello Stand:
Il complesso dello Stand Florio si trova lungo la costa di Romagnolo, località marinara vicino al centro storico di Palermo. Vincenzo Florio jr, intorno al 1905, con l’intento di attuare un programma di iniziative sportive. Si rivolse quindi ad Ernesto Basile, l’architetto del Liberty, anticipatore del modernismo.
Gli venne concessa un’area di proprietà della Autorità Marittima per realizzare un’edificio di grande respiro per sport acquatici, divertimento e socializzazione: un Kursaal. Un complesso di servizi e funzioni molto in voga ai tempi dove l’uomo era posto a contatto con la natura, soprattutto in località termali o costiere, per godere dei benefici influssi dell’ambiente e dell’attività fisica all’aperto.
Basile conta di poter realizzare un progetto su scala territoriale di grande interesse, sia per la scelta di realizzare presso l’edificio dello Stand il poligono di tiro al piccione (di moda all’epoca). Purtroppo del progetto originario, sono oggi visibili soltanto l’edificio dello Stand sulla via Messina Marine e quello ad esso vicino, destinato al locale per gli scommettitori.
Alla morte di Vincenzo Florio Jr, la concessione passò agli eredi che la mantennero fino agli anni ’70. Durante la II Guerra Mondiale le attività erano state ovviamente soppresse e lo Stand era diventato magazzino per le truppe da sbarco.
Nel 1972 la concessione si concluse definitivamente e lo Stand ritornò tra le proprietà della Capitaneria di Porto. Nel 1978 lo storico palermitano La Duca lamentava l’avanzato stato di degrado ed alcune operazioni disinvolte, come l’apertura del cancello carrabile sulla parte orientale del perimetro.
L’appello non ha però fermato gli abusi e gli scempi perpetrati negli anni fino al suo oblio. Da solarium per il vicino Ospedale Buccheri La Ferla, a ristorante, da sede di uffici comunali a sala giochi. La sorte dell’edificio registra un cambiamento positivo quando passa definitivamente alla proprietà dello Stato, con gestione dall’Agenzia del Demanio.
Con un mirato progetto di valorizzazione la Servizitalia soc.coop. si aggiudicata la concessione cinquantennale di gestione del bene e a tale scopo costituisce la Stand Florio srl unipersonale.
Oggi, l’edificio, interamente ristrutturato, vincolato per la sua valenza artistica e testimone silente della Storia, risorge come contemporary hub, spazio aperto e volutamente fluido, dedicato alla cultura ed alla convivialità.