Stefania Auci racconta il successo de I Leoni di Sicilia e parla anche della serie tv nata dalle sue opere letterarie, “La serie tv ha creato una magia”, dice nel corso di una intervista all’Ansa. Intanto i fan del libro sono in attesa di poter vedere sul piccolo schermo la serie, nata proprio dalle fatiche letterarie della Auci.
La Auci sulla serie: “Sono orgogliosa del lavoro che è stato fatto”
Oltre 30 edizioni e la pubblicazione in più di 32 Paesi: sono fra i numeri dello straordinario successo italiano e internazionale dei romanzi, usciti con editrice Nord, scritti da Stefania Auci sulla saga dell’iconica famiglia siciliana dei Florio, I leoni di Sicilia (del 2019, 700 mila copie vendute in Italia) e il seguito L’inverno dei Leoni (2021), premio Bancarella 2022, per un arco da inizio dell’800 al 1950 tra ascesa, trionfo e decadenza. Un racconto che debutterà anche sul piccolo schermo in autunno su Disney+ con la serie ‘I leoni di Sicilia” diretta da Paolo Genovese. “Nella produzione ci sono un bel po’ di forze” spiega all’ANSA la scrittrice ospite alla 22/a edizione de Il libro possibile. “Sono orgogliosa del lavoro che è stato fatto. C’è stato un bellissimo clima di lavoro, si è resa la serie anche un posto piacevole dove poter lavorare”. Tra gli interpreti Michele Riondino, Miriam Leone, Donatella Finocchiaro, Vinicio Marchioni, Eduardo Scarpetta, Paolo Briguglia, Ester Pantano e Adele Cammarata.
“Genovese ha saputo rispettare il mio testo”
“Credetemi, Genovese l’ha vinta alla grande – sottolinea Stefania Auci – per come ha saputo rileggere e rispettare il mio testo. È stato fondamentale, credo abbia contribuito il fatto che lui sia anche uno scrittore. Non posso che essergli enormemente grata per la capacità e la gentilezza che ha avuto nel trattare il materiale narrativo”. Del cast, dice: “Sono tutti nel mio cuore, da Michele Riondino a Miriam Leone, da Emmanuele Aita a Ester Pantano, per quanto sono stati generosi. Mi sono accostata in punta di piedi e loro mi hanno preso per mano. Si vedeva che era bello lavorare lì e ho assistito con stupore e meraviglia alla magia che stavano creando”.
I libri della Auci? Un fenomeno anche all’estero
Stefania Auci non ha partecipato alla sceneggiatura: “ho dato un po’ di supporto laddove mi è stato chiesto, a livello di consiglio o di battuta, ma non sono una sceneggiatrice. Ognuno deve fare il mestiere che sa fare”. I suoi libri sono un fenomeno anche all’estero: “È la cosa che stupito tutti. Mi sono ritrovata a fare dei bagni di folla in Francia, a Praga… ho visto che c’erano un’attenzione a una cura grandiosa anche da parte delle case editrici estere. C’è tutto il mio rispetto per il lavoro fatto dai traduttori e perché si sono confrontati sia con me sia con la Nord”.
Cosa conquista di più dei suoi libri?
“È difficile dirlo, ciascun lettore reagisce a un libro in una maniera differente. C’è chi si rispecchia nelle vicende famigliari; altri hanno apprezzato la ricostruzione della storia, altri il ritmo del racconto, ma davvero, tante teste tanti tribunali”. L’autrice continuerà col romanzo storico: “Non voglio vincoli, la vita è bella perché è nuotare in un mare aperto, di scoglio in scoglio vediamo dove si arriva”. Intanto “ho già una nuova idea”.