In Consiglio Comunale prosegue l’iter per votare la mozione con cui intitolare una parte di via Tiro a Segno alla memoria di Biagio Conte. Il documento, pur non essendo vincolante, sta incontrando alcune difficoltà a causa delle condizioni disastrose in cui versa la strada in questione.
Via Tiro a Segno intitolata a Biagio Conte: la polemica
Nonostante le intenzioni siano certamente nobili, la mozione di intitolare una strada di Palermo a Biagio Conte deve fare i conti con una realtà che parla di incuria ed abbandono. Si tratta di problemi legati all’Ecomostro, ai problemi fognari del plesso al civico 60 e al costante rilascio di rifiuti in zona, in particolare ingombranti. Situazioni alle quali, ad oggi, non si è riusciti a trovare una soluzione.
Non si mette in dubbio l’intitolazione della strada
Senza nulla togliere all’idea di intitolare una strada che rimane nobile, è innegabile che lo sarebbe ancora di più se si affiancasse ad essa una riqualificazione dell’area, lo diventerebbe ancora di più. La necessità per le famiglie di via Tiro a Segno di avere una fognatura funzionante. L’esigenza della città di cancellare l’ecomostro e di riappropiarsi di uno spazio pubblico da mettere a disposizione della comunità. La voglia di eliminare le discariche a cielo aperto fanno parte del diritto sacrosanto dei cittadini di vedere una strada normale e pulita.
L’intitolazione riguarderà solo una parte di via Tiro a Segno
La mozione, in realtà, non rappresenta un vincolo per l’Amministrazione Comunale, anche se traccia una linea ben demarcata per la Giunta. Rimane, infatti, da aggirare il vincolo che preclude la possibilità di intitolare strade a personaggi pubblici se non a dieci anni dalla relativa morte. Ostacolo che si sta provando a superare vista l’importanza sociale ricoperta da fratel Biagio nella cittadinanza palermitana. Fatto che ha provocato uno spiccato impegno sotto il profilo politico, prima con la mozione votata in II Circoscrizione e ora con un atto simile presentato in Consiglio Comunale.
Via Tiro a Segno intitolata a Biagio Conte, cosa non va?
L’idea iniziale della VI Commissione consiliare era quella di intitolare via Archirafi alla memoria di Biagio Conte. Progetto però tramontato per problemi storiografici. Si è così passati all’opzione di via Tiro a Segno, ma anche su quest’ultima c’è stato bisogno di un correttivo. Modifiche manifestatesi nella possibilità di intitolare non tutta la via, bensì la sua porzione più prossimale a corso dei Mille, tra il canile municipale e l’incrocio con via Archirafi. Rivisitazione della mozione dovuta, secondo quanto riferiscono fonti della Commissione, alla significativa importanza di via Tiro a Segno e, in particolare, ai legami con la storia della famiglia Florio. Una porzione, quella in questione di via Tiro a Segno, che però riveste un’importanza capitale visto che, proprio a pochi passi dal luogo in questione, c’è uno dei luoghi più significativi per la missione Speranza e Carità.
Via Tiro a Segno è un disastro
Vista la valenza sociale della mozione, l’atto dovrebbe ricevere il via libera senza grossi patemi d’animo. Starà poi all’Amministrazione tramutare questa volontà in realtà. Un fine nobile ma al quale si dovrà necessariamente affiancare una maggiore cura dei luoghi che, ad oggi, versano in un stato di evidente degrado. Proprio nell’area che dovrebbe essere interessata dall’intitolazione è stato dato alle fiamme nei giorni scorsi un grosso quantitativo di rifiuti. Ma non solo. A complicare la situazione vi è anche la presenza di un Ecomostro.
La presenza dell’Ecomostro
Anche se la parte interessata dalla presenza dell’Ecomostro è fuori dall’area che dovrebbe essere oggetto dell’intitolazione, non è una questione trascurabile. con l’aggravante che è nuovamente diventato una discarica a cielo aperto. Spazzatura di ogni genere, rifiuti ed ingombranti. Qualcuno ha perfino abbandonato un’imbarcazione in legno. Un pugno in un occhio da un punto di vista architettonico e di decoro sul quale si continua ad attendere il progetto per l’abbattimento. Fatto sul quale, ad oggi, non si registrano sviluppi di sorta.
I problemi fognari
Ma non è tutto. Spostandosi leggermente verso Sant’Erasmo si scorge la presenza di una fogna a cielo aperto nei pressi del civico 60. Struttura nella quale abitano 140 famiglie che attendono, almeno dal 2016, un allaccio fognario degno di questo nome. IL Comune ha provato a sollecitare Amap ad un intervento anche attraverso un’ordinanza sindacale che risale al 25 gennaio 2021, con la quale l’allora sindaco Leoluca Orlando chiedeva un intervento urgente sul posto. Ad oggi però nulla si è concretamente mosso. I bambini giocano a calcio in un campetto a pochi passi dall’acqua di fogna il cui odore, che si percepisce già a diversi metri di distanza, rende l’aria irrespirabile.