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La strage dei migranti a Cutro, in Calabria, ha coinvolto emotivamente tutta Italia. Il bilancio è di 72 morti ma ci sono ancora dispersi. Per di più, con quanto avviene da tempo al largo di Lampedusa, il tema dei disperati che rischiano la vita in mare, pur di sperare di avere una vita migliore per sé e per i propri familiari, riguarda molto noi siciliani.

Ebbene, a Palermo l’accoglienza e la lotta per l’affermazione dei diritti umani e civili si fanno carne viva dando appuntamento ai cittadini, domenica 12 marzo alle 10.30, sulla scalinata del Teatro Massimo, in piazza Verdi, per una Giornata di commemorazione delle vittime del naufragio di Cutro e di tutte le vittime delle migrazioni.

Gli organizzatori hanno spiegato: “L’incontro intende creare un momento di comunione e preghiera per il diritto alla vita, all’inclusione sociale e all’accoglienza per tutti coloro i quali sono costretti a subire violazioni dei diritti umani nella propria terra natia”.

Sui gradini del teatro i partecipanti stenderanno insieme indumenti, scarpe e oggetti per la creazione di un’installazione d’arte temporanea che commemori le vittime delle tragedie in mare. La performance è coordinata dal regista palermitano Alessandro Ienzi, fondatore e direttore della compagnia teatrale Raizes Teatro, che con l’associazione L’Alloro Fest organizza l’evento, al quale aderiscono Legacoop e la Cgil di Palermo. Seguiranno interventi a microfono aperto.

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