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Strangola la moglie e si costituisce: ecco le ragioni del delitto

Moncef Naili, cuoco tunisino di 54 anni, ha confessato l’omicidio della moglie, Elvira Bruno. Il delitto è avvenuto questa mattina, nei pressi della stazione Notarbartolo di Palermo. La confessione, spiega BlogSicilia, è avvenuta davanti al procuratore aggiunto Annamaria Picozzi e al pm Federica La Chioma e gli agenti della squadra mobile, che hanno condotto le indagini.

La coppia era sposata dal 2016, ma il matrimonio era presto entrato in crisi. La donna, che lavorava come badante, aveva detto più volte nell’ultimo mese che avrebbe lasciato il marito e che aveva già iniziato a preparare le pratiche per la separazione.

Il femminicidio è avvenuto questa mattina. Alle 7 la donna era tornata dal turno di notte: il marito avrebbe tentato un approccio, ma lei avrebbe reagito con fermezza. A quel punto Naili ha perso la testa e, mentre lei era in piedi, le ha stretto il collo, lasciandola cadere per terra. Quando l’ha vista immobile, ha cercato di rianimarla, poi ha chiamato il 113: “Ho ucciso mia moglie”, ha detto.

Gli agenti hanno trovato Elvira Bruno morta, a terra, in camera da letto. I sanitari hanno solo potuto constatare il decesso. La donna aveva due figlie, nate da un precedente matrimonio. Secondo quanto raccontato dai vicini, i due non erano soliti litigare. Moncef Naili è in stato di fermo per omicidio volontario, aggravato da motivi abbietti.

Redazione