Il 23 luglio 2024 rimarrà una data memorabile per gli appassionati di sport e per chi crede nel potere della determinazione.
Giacomo Di Santo, un giovane di 31 anni di Partinico, in provincia di Palermo, ha compiuto un’impresa straordinaria attraversando a nuoto lo Stretto di Messina, nonostante la sua gamba amputata.
La sua disabilità non l’ha di certo fermato e Di Santo è riuscito a completare la gara in un tempo record di 49 minuti e 31 secondi, superando tutti gli altri partecipanti, inclusi quelli normodotati.
La gara amatoriale mista ha visto la partecipazione di 20 nuotatori, ma Di Santo è partito per ultimo a causa del tempo dichiarato. Questo non gli ha impedito, però, di risalire la classifica.
L’atleta paralimpico siciliano ha battuto, infatti, uno dopo l’altro, tutti i suoi avversari, nonostante le condizioni del mare particolarmente proibitive, con onde alte più di un metro e forti correnti che hanno allungato il percorso originario da 3,4 chilometri fino a 4,2 chilometri.
Un tragitto estenuante, che ha messo a dura prova anche i più preparati. Di Santo ha dimostrato, però, una tenacia e una resistenza fuori dal comune riuscendo a portare a termine la difficile sfida.
Insieme a Giacomo Di Santo, un’altra atleta della squadra “I Ragazzi di Panormus” ha fatto parlare di sé per aver attraversato lo Stretto di Messina. Si chiama Cristina Albicini ed è un’atleta 55enne di San Bonifacio, ipovedente, che ha completato la traversata in 57 minuti e 53 secondi, piazzandosi sesta.
Albicini, accompagnata da Riccardo Di Matteo, ha mostrato una determinazione e una forza d’animo straordinarie, compensando il suo deficit visivo con un coraggio invidiabile.
Maurizio Guddo, presidente dell’Asd “I Ragazzi di Panormus”, ha espresso grande orgoglio per i suoi atleti. “Questi atleti sono l’orgoglio della nostra associazione. Hanno dimostrato che con il giusto impegno e la giusta dedizione nulla è impossibile. La loro performance è una lezione di vita per tutti noi. Giacomo Di Santo e Cristina Albicini hanno mostrato che le barriere fisiche possono essere superate con forza e coraggio, diventando fonte di ispirazione per molti, esempi viventi. Di quanto sia importante lo sport paralimpico e il sostegno alla diversità e all’inclusione”.
Di Santo, che è anche allenatore di nuoto e giocatore di pallanuoto e basket in carrozzina per l’Asd “I Ragazzi di Panormus”, squadra che milita in serie B, ha dichiarato che la sua vittoria non è solo un traguardo personale.
“La mia vittoria è un messaggio di speranza e di forza per tutte le persone con disabilità. La conferma che con passione, dedizione e il giusto supporto ogni traguardo è raggiungibile”. Le parole di Di Santo risuonano come un incoraggiamento a non arrendersi mai di fronte alle difficoltà e a credere sempre nelle proprie capacità.
Foto da PalermoToday e Depositphotos.com