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«Ho denunciato in questi anni per la mia attività nell'ambito dell’assistenza sociale alcune storture del sistema della precedente amministrazione e questo penso possa aver influito negativamente in alcune valutazioni su mia figlia da parte di qualcuno della commissione agli esami di Stato. Le hanno dato 99 su 100 per un errore. Le hanno rovinato il futuro». Queste le parole di Angela Rizzo, madre della 18enne Arianna Caruso, 18 anni, che ha annunciato di voler presentare un ricorso al Tar perché ritiene sia stata fatta un’ingiustizia nei confronti della figlia, ex studentessa del liceo La Farina di Messina.

«Hanno distrutto la vita a questa ragazza – ha aggiunto l’avvocato Nicola Bozzo, legale della famiglia – che sognava di andare a studiare a Roma in una prestigiosa Università e ora, nonostante anni di sacrifici, non potrà farlo perché un membro della commissione degli esami di Stato ha commesso un errore materiale, e quindi invece che 100 le hanno dato 99. Nessuno vuole correggere il compito pur potendolo fare e quindi saremo costretti a fare ricorso al Tar».

«È una ragazza – prosegue Bozzo – presentata con tutti 10 e che ha fatto un esame brillante: un membro della commissione ha deciso di evidenziare nel compito di greco un errore che non era tale perché si trattava di un sinonimo utilizzato al posto di un altro vocabolo in una frase. Ha inoltre adottato dei parametri di giudizio personali, che si discostano dalle direttive del ministero cambiando così la valutazione per la mia assistita».

La studentessa ha spiegato: «Da anni mi preparavo a questo esame, se avessi preso 100, potevo accedere ad un concorso per il collegio Nazionale dei Cavalieri del lavoro che pagava vitto e alloggio a Roma dove mi volevo iscrivere alla Luiss, ora il mio sogno è svanito perché non potrò permettermi di andare a Roma».