La linea dura dei presunti responsabili permane. In altre parole, non c'è ancora nessuna ammissione sugli stupri da parte dei quattro del branco arrestati per le violenze a Rimini su una turista polacca, il suo compagno (picchiato brutalmente) e una transessuale peruviana. Guerlin Butungu e i tre minori continuano a chiamarsi fuori accusandosi a vicenda. Butungu, indicato dagli inquirenti come capobranco, addossa la colpa ai minori e viceversa. Ieri ai quattro è stato prelevato il dna, tramite saliva, per compararlo con le tracce biologiche rinvenute sulle scene dei crimini.
I due fratelli marocchini di 15 e 17 anni, intanto, sono stati separati. Uno è rimasto nel carcere minorile del Pratello di Bologna, mentre l’altro è rinchiuso da due giorni nella casa circondariale di Torino. Anche il 20enne congolese Guerlin Butungu è stato trasferito e si trova ora nel carcere di Pesaro. Oggi a Bologna verrà interrogato di nuovo il più giovane dei due fratelli marocchini.