Il Suino Nero dei Nebrodi è una delle razze autoctone siciliane più note. Rientra tra i Presidi Slow Food ed è stato inserito nell’archivio Prodotti di Qualità Italiani della Coltireddi. Vi sarà probabilmente capitato di notare che i boschi dei Nebrodi sono cintati da reti altissime. Basta avvicinarsi per scorgere un piccolo branco di suini grufolare nelle vicinanze. Questi animali, molto più simili a cinghiali selvaggi sia nelle fattezze sia nelle abitudini, non hanno nulla di mansueto e di domestico.
L’alimentazione avviene esclusivamente con pascolo naturale, a base di castagne e ghiande. L’allevamento deve essere effettuato esclusivamente all’aperto, utilizzando come ricovero la tradizionale e storica “zimma” (costruzione fatta di legno e fango a forma conica).
Stiamo parlando di una razza di origini antichissime. La taglia è piccola, con il mantello scuro e viene allevata allo stato semibrado e brado, in ampie zone adibite a pascolo.
Il Suino Nero dei Nebrodi è frugale e resistente. Offre carni di altissima qualità. Gli allevatori hanno aziende medio-piccole e, nella maggioranza dei casi, sono anche trasformatori. Gli allevatori e produttori trasformano la carne, offrendo una variegata gamma di prodotti norcini: dai salami ai prosciutti, dai capocolli alla pancetta.
Suino Nero dei Nebrodi a tavola
Tutte le specialità norcine della Sicilia sono concentrate in questa zona nord-orientale dell’isola: il salame di Sant’Angelo di Brolo, il prosciutto e la salsiccia dei Nebrodi, i salami, i capocolli e le pancette.
Un tempo erano tutti prodotti con il suino Nero, oggi la situazione è più confusa. molti norcini, infatti, sono costretti a rifornirsi di suini ibridi dagli allevamenti industriali. La carne di suino Nero allevato brado, tuttavia, esprime un’intensità aromatica nettamente superiore e possiede una maggiore attitudine alle lunghe stagionature. Naturalmente la carne di suino Nero – nei suoi vari tagli – può anche essere consumata fresca.