Una delle più belle opere di Antonello da Messina è la Vergine Annunziata, custodita a Palermo nel palazzo Abatellis.
Si racconta che la modella fu una bellissima suora messinese chiamata suor Eustochia.
Ma chi fu questa donna?
Nel 1434, da una ricca famiglia messinese, nacque una bellissima bimba chiamata Esmeralda Calafato. Più Esmeralda cresceva, più bella diventava, ma pur avendo diversi pretendenti la fanciulla si dedicava pienamente alla vita spirituale.
Ancora giovanissima, a sua insaputa, si ritrovò fidanzata con un vedovo trentacinquenne ma il“fidanzato” morì improvvisamente e a 14 anni la ragazza decise di prendere i voti ed entrò nel monastero di Basicò. Da quel momento in poi, si chiamò Eustochia.
La famiglia non accettava questa scelta, tanto che si racconta che i fratelli abbiano minacciato di bruciare il convento pur di non farle prendere i voti.
Eustochia chiese del denaro ad un ricco zio per poter fondare un monastero. Dopo tante insistenze ricevette i soldi ed aprì il monastero di Montevergine dove tutt’ora è sepolta.
La figura di suor Eustochia ha destato sempre molta curiosità…
Si dice che lo spirito della Beata Eustochia, probabilmente pensando che sia una cosa che possa fare piacere, comunichi la morte alle suore qualche settimana prima: quando si sta per avvicinare il momento provocherebbe un rumore cupo e particolare … a quel punto è fatta … la morte è vicina!!!!
Inoltre, nel monastero di Montevergine sembra che accada un fatto strano: al cadavere di suor Eustochia, ancora ben conservato, crescono ancora oggi le unghie e i capelli.
Di Alessandra Cancarè