Mentre al nord piove e fa freddo, al Sud le temperature sono infuocate e divampano gli incendi. Da segnalare oggi i picchi più elevati in Puglia, Molise e Sicilia con +39°C a Bari, Catania e Siracusa, +38°C a Foggia e Lecce,+37°C a Trapani, Brindisi e Termoli. Nelle zone interne della Sicilia orientale alcune località hanno raggiunto i +41°C. Un caldo che ha provocato numerosi incendi. Nella giornata di oggi dalle prime luci del giorno i mezzi della flotta aerea dello Stato, coordinati dal Dipartimento della Protezione Civile, sono stati impegnati ininterrottamente nelle operazioni di spegnimento dei numerosi incendi boschivi per cui si è reso indispensabile l’intervento dei mezzi aerei in supporto delle operazioni svolte dalle squadre a terra.
La giornata di oggi ha registrato un totale di 22 richieste di concorso giunte al Centro Operativo Aereo Unificato (COAU) del Dipartimento, di cui 18 dalla sola Sicilia e le restanti 4 dalla Calabria. L’intenso lavoro svolto dai piloti dei mezzi aerei ha permesso di mettere sotto controllo o spegnere, finora, 12 roghi, ma il lancio di acqua e liquido ritardante ed estinguente proseguirà finché le condizioni di luce consentiranno di effettuare le operazioni in sicurezza. A causa dell’alto numero di richieste di concorso aereo giunte dalle Regioni e nonostante il dispiegamento di tutte le risorse statali disponibili, non è stato possibile garantire, per il momento, l’invio di velivoli su tutti gli incendi. È utile ricordare che la maggior parte degli incendi boschivi è causata da mano umana, a causa di comportamenti superficiali o, spesso purtroppo, dolosi e che la collaborazione dei cittadini può essere decisiva nel segnalare tempestivamente ai numeri di telefono d’emergenza 1515 o 115 anche le prime avvisaglie di un possibile incendio boschivo. Fornendo informazioni il più possibile precise, si contribuisce in modo determinante nel limitare i danni all’ambiente, consentendo a chi dovrà operare sul fuoco di intervenire con tempestività, prima che l’incendio aumenti di forza e di capacità distruttiva.
LA SITUAZIONE IN SICILIA – Giornata di roghi in Sicilia. Decine gli incendi divampati in tutta l’Isola ed alimentati dalle temperature roventi. I fronti più vasti nel trapanese e nel palermitano. In provincia di Trapani le fiamme hanno investito la riserva naturale orientata di Monte Cofano, qui oltre alle squadre di terra di vigili del fuoco ed uomini della forestale sono dovuti intervenire i mezzi aerei. Fiamme anche nel palermitano, a Termini Imerese, nella zona di Monreale, a Camporeale e a San Cipirello, dove i vigili del fuoco sono stati impegnati per ore. A Nicosia, nell’ennese, all’alba sono ripresi i lanci effettuati dai canadair nella zona di monte San Giovanni, devastato dalle fiamme, divampate domenica notte. Evacuate a scopo precauzionale alcune abitazioni.
LA SITUAZIONE PIU’ DIFFICILE NEL PALERMITANO – Sono stati cinquanta i roghi che hanno impegnato decine di squadre dei pompieri e della forestale. Decine gli incendi dolosi appiccati in provincia di Palermo. Le fiamme sono divampate nella zona di Monreale in contrada Celso a Ponte Casale nella zona del Corleonese. Non sono mancati i roghi di cumuli di rifiuti che poi si sono propagati alla macchia mediterranea. Cosi’ e’ successo tra Borgetto e Montelepre e nella zona di Madonna del Ponte e contrada Patti a Partinico. Fiamme anche nell’autostrada Palermo- Mazara del Vallo nella zona di Balestrate. Vigili del fuoco e forestale sono stati impegnati per ore nella zona di San Cipirello in contrada borgo Schiro’ e in contrada Parrino a Camporeale. Ancora fiamme appiccate a Roccamena in contrada Calatrasi e nei pressi della stazione di Roccapalumba e a Palermo nella zona di via delle Ferrovie a San Lorenzo.
INCENDI ANCHE IN ABRUZZO – Quasi 8 ettari di terreni bruciati. Questo il bilancio di tre incendi che si sono sviluppati oggi in Abruzzo. Il più grave nel comune di Capestrano (Aquila). Circa 6 gli ettari bruciati dal primo pomeriggio di area cespugliata e macchia mediterranea non boscata. Sul posto e’ intervenuto il Nucleo Operativo Speciale di L’Aquila (NOS) con uomini e con mezzo antincendio, domando le fiamme solamente nella tarda giornata. Intervenuto anche l’elicottero della Regione Abruzzo che ha effettuato 37 lanci. Non si esclude che l’incendio possa essere di origine dolosa. Il secondo incendio, di presunta origine colposa si e’ propagato poco prima di pranzo nel comune di Navelli (L’Aquila). Le fiamme hanno devastato poco meno di un ettaro di terreno cespugliato. Il fuoco è stato spento verso le 14. Verso le 16 le fiamme si sono sviluppate anche a San Nicola, nel Comune di Vasto (Chieti). E’ andato in fumo circa 1 ettaro di canneto.
Peppe Caridi
Meteoweb