In periodo di saldi trovare il capo giusto, della giusta taglia, nel cesto delle occasioni sembra un'impresa quasi impossibile. La 25enne britannica Ruth Clemens ha creduto per qualche momento di essere tra le fortunate quando nel negozio H&M ha individuato un paio di jeans in offerta, taglia 48. Nel camerino, però, l'entusiasmo della ragazza si è presto spento: non c'era verso di allacciare il capo, troppo stretto per contenere i suoi fianchi, nonostante lei generalmente vestisse taglia 46 e nonostante fosse quella la taglia più grande disponibile in negozio.
La delusione di non entrare in quei jeans avrebbe potuto creare disagio nella ragazza, che al contrario ha deciso di scattarsi una foto e postarla sulla pagina Facebook di H&M, chiedendo spiegazioni direttamente al marchio, per quello che per lei è un imbroglio sulla misura delle taglie, che attacca l'autostima delle clienti.
"Caro H&M, stavo curiosando nel tuo negozio quando ho notato un paio di jeans. Solo 10 dollari – un affare! – taglia 48. Io normalmente porto la 46, così ho pensato di provarli. Non è andata bene. Sono certa sappiate che la taglia 48 è la più grande che avete in magazzino. Io non sono sovrappeso (non che dovrebbe importarvi) ed è già difficile trovare vestiti che mi stiano bene, a causa della mia altezza. Perché produci dei jeans irrealisticamente piccoli? Sono troppo grassa per te? Devo accettare che le persone come me non possano acquistare da un marchio di tendenza?", ha scritto Ruth sul social.
Le domande di Ruth hanno trovato risposta. Dall'account ufficiale di Facebook la nota azienda di vestiti low cost ha porto le sue scuse alla cliente, promettendo di intervenire per trovare una soluzione: "Ci dispiace molto ascoltare quello che ti è accaduto. Vogliamo che i nostri clienti si sentano sicuri di sé grazie allo shopping nei nostri negozi – commenta H&M – Le taglie possono variare a seconda dello stile, del taglio, del tessuto. Faremo in modo di prendere in considerazione i tuoi suggerimenti e quelli degli altri clienti".
Nel frattempo, infatti, una pioggia di commenti solidali ha inondato il post-denuncia della ragazza, che sembra aver scoperchiato il vaso di Pandora delle clienti insoddisfatte. In molti si sono congratulati con lei per aver avuto il coraggio di metterci la faccia, anziché tornare a casa amareggiata da un infruttuosa giornata di shopping.