Taormina è un vero e proprio gioiello della Sicilia: grazie alla sua straordinaria posizione e alle sue tante bellezze, richiama visitatori da tutto il mondo. Proprio a causa del successo che riscuote, però, è finita al centro di un articolo pubblicato sul noto quotidiano britannico The Spectator, a firma di Sean Thomas.
Amata da Goethe, Yeats, Wilde, Lawrence, di questa perla della Sicilia una volta Ernest Hemingway disse che è così bella che fa male guardarla. Eppure io l'ho detestata.
Le ragioni che hanno spinto il giornalismo a scrivere queste parole sono presto spiegate:
Non appena ho messo piede fuori dal mio albergo sono stato inghiottito da un mare di tedeschi, americani, giapponesi e inglesi. Orde di turisti che facevano la fila per entrare in città, per camminare lungo la strada principale.
Il problema di Taormina, dunque, sarebbe il turismo di massa.
In breve: Taormina è stata rovinata dai turisti – afferma senza giri di parole l'autore.
ll futuro, secondo il quotidiano britannico, potrebbe anche essere peggiore, anche perché potrebbero arrivare considerevoli ondate di turisti provenienti dall'Asia (Cina e India sono in crescita economica). La soluzione, secondo Thomas, potrebbe essere introdurre una "biglietto" (anche salato) per l'ingresso nella cittadina. Nell'articolo, il giornalista dello Spectator fa anche riferimento a un'altra località italiana, le Cinque Terre, dove si sta proprio progettando di fissare un tetto massimo di un milione e mezzo di turisti estivi.
Foto: Maurizio Grasso