Lo dichiara il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando dati alla mano, ricordando che “per quanto riguarda l’IMU, siamo stati fra quei Comuni che, con senso di responsabilità non hanno aumentato l’aliquota nel 2013. Abbiamo confidato e confidiamo nel fatto che da parte del Governo e del Parlamento nazionale vi sia lo stesso senso di responsabilità verso i cittadini.“
Per quanto riguarda la TARES, Orlando rende noti i dati “riferiti alle principali città d’Italia, che in modo chiaro dimostrano come la TARES nella nostra città non si affatto la più alta, ma sia anzi fra quelle più basse, soprattutto per le famiglie numerose.“
“La verità – spiega l’Assessore Luciano Abbonato – è che dal 2007 ad oggi si è assistito ad una continua riduzione dei trasferimenti statali e, in minima parte, regionali, che hanno portato, nel 2011, ad una impennata del prelievo fiscale. Oltre 460 milioni di euro tagliati in sei anni, di cui 160 solo nell’ultimo anno. Lo stesso è avvenuto in tutta Italia e quindi le tasse hanno subito una impennata in tutte le città.“
“Nonostante questa scellerata politica nazionale, che sta letteralmente massacrando lo stato sociale e la possibilità dei Comuni di rendere servizi adeguati – riprende Orlando – a Palermo nell’ultimo anno la spesa totale per il servizio rifiuti è scesa, da 143 a 122 milioni di euro, un risparmio diretto per i cittadini, che per legge devono ora pagare per intero il costo del servizio.”
In allegato la tabella di raffronto con alcune delle maggiori città d’Italia sulle tariffe Tares e il documento che traccia un quadro dei conti del Comune di Palermo dal 2007 al 2013:
Di seguito invece il confronto tra Palermo e le maggiori città italiane sull’Imu sulla prima casa:
Palermo 4,8 per mille
Milano 6 per mille
Napoli 6 per mille
Genova 5,8 per mille
Torino 5,75 per mille
Bologna 5 per mille
Roma 5 per mille
Verona 5 per mille