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Il tariffario dei migranti nasconde un giro d'affari gigantesco. Attraverso le parole di Maurizio Scalia, procuratore aggiunto di Palermo che coordina il pool di magistrati impegnato a indagare sull'immigrazione clandestina, è possibile ricostruirlo:

"I migranti che arrivano in Sicilia si appoggiano a un'organizzazione che permette loro di andare dall'isola al centro e al nord Italia e poi anche di raggiungere le mete finali, cioè i paesi del centro e nord Europa – ha detto a 'Voci del Mattino', in onda su Radio Rai – Tendono quindi a non farsi identificare qui perché, se lo fanno, il permesso di soggiorno lo devono chiedere in Italia e non possono ottenerlo in Germania, in Norvegia o in Svezia, dove normalmente hanno i parenti.

I trafficanti sono prevalentemente nordafricani, eritrei e di qualche altra nazionalità. Non ci sono coinvolgimenti di italiani. Esiste una sorta di tariffario con prezzi che per il trasporto dei migranti dalla Sicilia verso Roma variano dai 200 ai 400 euro a persona. Poi dal centro al nord Italia c'è un ulteriore costo – spiega ancora Maurizio Scalia – In generale, i prezzi variano in relazione all'importanza della sede che si vuole raggiungere: i viaggi in nord Europa, in Svezia e in Norvegia costano mediamente dai 1000 ai 1200 euro, mentre Germania, Francia, Belgio e Olanda hanno un costo leggermente inferiore. Un viaggio dall'Eritrea alle coste della Libia può variare dai 3000 ai 5000 dollari mentre la traversata via mare verso l'Italia può costare dai 1000 ai 1500 dollari".