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Salviamo le Tartarughe Caretta Caretta, a Filicudi un progetto europeo per la loro tutela

La tartaruga Caretta Caretta, che ogni estate sceglie le coste della Sicilia per nidificare, è sempre più minacciata dall’inquinamento delle acque marine e dai metodi di pesca invasivi.

Ecco perché Filicudi Wildlife Conservation collaborerà per i prossimi cinque anni a un importante progetto europeo, all’interno del programma Life Project, che ha l’obiettivo di proteggere le tartarughe Caretta caretta in varie zone del Mediterraneo.

Nel corso del 2024, l’associazione di Filicudi ha recuperato e curato circa venti esemplari di questa specie presso il proprio “Pronto soccorso”, offrendo assistenza anche a delfini, capodogli e varie specie di pesci e uccelli marini.

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Monica Blasi: “Invitiamo tutti a collaborare”

Come ha sottolineato la direttrice e fondatrice Monica Blasi l’associazione sta lavorando alla creazione di una “lista di stakeholders, ovvero di persone o enti che possono supportare il progetto nelle diverse azioni che dovremmo portare avanti”. In particolare, saranno portate avanti “azioni concrete per migliorare la rete del recupero e soccorso esistente”.

Per questo motivo la biologa romana, ormai adottata dalle Isole Eolie, ha invitato tutta la popolazione a farsi carico di questa lodevole iniziativa: “Ci servirebbero i nominativi dei cittadini privati, società di charter, diportisti, ecc. da inserire nella rete di stakeholders del progetto. Chiunque fosse interessato a collaborare può inviarmi nome, cognome, azienda, email e numero di telefono”.

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E poi ha aggiunto: “Voglio chiarire che entrare in questa lista non comporterà nessuna responsabilità o vincolo ma è solo un modo per mappare la situazione attuale, fare rete tra di noi e migliorare la diffusione delle segnalazioni che già vengono fatte da ognuno di voi per la salvaguardia delle tartarughe. Grazie mille per la collaborazione come sempre”.

Il progetto non solo rafforzerà le attività di soccorso e recupero delle tartarughe, ma creerà anche nuove sinergie tra istituzioni, privati e appassionati del mare. Grazie alla partecipazione di tutti, sarà possibile monitorare meglio la situazione e intervenire più efficacemente in caso di necessità. Ogni segnalazione contribuirà a fare la differenza, garantendo un futuro più sicuro per questa specie a rischio estinzione.

Foto da Depositphotos.com

Redazione