Nel cuore del centro di Palermo, incastonato tra gioielli dell’arte arabo-normanna, sorge il Real Teatro Bellini. Ci troviamo nella scenografica Piazza Bellini, in un punto della città pieno di vista e di preziose architetture. La sua storia è molto affascinante e comincia nel periodo seicentesco.
La nascita
Nel 1676 il Marchese Valguarnera di Santa Lucia diede infatti in affitto un “magaseno”, dando alla struttura il nome di Teatro Travaglino. Lì si rappresentarono opere popolari e opere in musica. Ampliato nel 1726, sacrificando parte del palazzo dei Marchesi, fu trasformato in un teatro tipicamente all’italiana in legno, divenendo noto come Teatro Santa Lucia.
Il successo
Nel 1808 fu restaurato e ulteriormente ingrandito, in onore del Re Ferdinando IV di Borbone e della moglie Maria Carolina D’Austria. La coppia si rifugiò a Palermo durante l’invasione francese del Regno di Napoli. Così, su progetto del Regio architetto Nicolò Puglia, si realizzò un classico teatro all’italiana per 700 spettatori, sontuosamente decorato e prevalentemente in muratura.
La regina fu un’assidua frequentatrice del teatro, che venne ribattezzato il 12 gennaio del 1809, con una grande serata di gala, in Real Teatro Carolino. In quel periodo divenne “primario teatro di Palermo”, rivestendo un’importanza nazionale.
Per tutto l’Ottocento fu il teatro lirico più importante della città. Qui furono rappresentate tante opere liriche e di prosa. Nel 1848, dopo i moti siciliani, fu dedicato a Vincenzo Bellini da parte del parlamento siciliano e chiamato Real Teatro Bellini.
Nel 1923, dopo un restauro a opera della famiglia Lo Bianco divenne sede dell’accademia Vincenzo Bellini e nel corso della seconda guerra mondiale fu sede dell’EIAR. Nel 1963 Franco Parenti fondò qui il primo Teatro Stabile di Palermo.
L’incendio
La storia del teatro venne segnata da un disastroso incendio avvenuto nel marzo del 1964. Negli anni seguenti fu preso in gestione dal teatro Massimo, dalla fondazione Andrea Biondo e infine dal Teatro Biondo Stabile di Palermo, fino al 2014.
Dall’aprile del 2019 la co-gestione è affidata alla Cooperativa Turistica Terradamare e alla famiglia Lo Bianco (quest’ultima proprietaria).