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Teatro di Akrai, l’affascinante Teatro del Cielo di Palazzolo Acreide

Il suo nome è Teatro di Akrai, ma è noto come Teatro del Cielo, grazie all’incredibile impatto visivo che suscita nel visitatore. Si trova a Palazzolo Acreide – che è, appunto, l’antica Akrai – ha 700 posti a sedere e offre una splendida panoramica sulla Valle dell’Anapo e dell’Etna. A portarlo alla luce fu l’archeologo Gabriele Iudica, durante una campagna di scavi del 1824. È sovente attribuito a Gerone II, ma la sua datazione oscilla tra III secolo a.C. e II secolo a.C..

La storia e l’architettura

Il teatro subì delle modifiche durante l’epoca romana: venne edificata una scena più avanzata, venne ridotto lo spazio già angusto dedicato all’orchestra, si elevò la scena a circa m 1.20 e la si estese fino al muro di fondo dalla scena greca. In questo periodo venne ingentilito il chioschetto attiguo e si pavimentò l’orchestra con rivestimenti levigati anche in situ.

Sotto la dominazione bizantina l’edificio venne utilizzato come basamento per l’edificazione di una struttura per la lavorazione del grano. Fu quindi seppellito dal terreno e dalla vegetazione dopo la distruzione della città da parte degli Arabi.

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Diversamente dal teatro antico di Siracusa, non è stato scavato nella roccia per asportazione, ma è stato adagiato su un preesistente pendio naturale, posto a sud del teatro. La cavea è composta da nove settori, divisi da otto scalinate. Gabriele Iudica ipotizzò la presenza di sole dodici file di sedili, ma non si può escludere fossero di più nella parte centrale. I sedili laterali sono addossati ai muri; ogni gradino è alto 27 centimetri e largo 74 cm.

Al centro si sviluppa l’orchestra, contraddistinta dalla caratteristica forma semi-circolare. Quest’ultima consente una maggior vicinanza della scena al pubblico. Il basamento del proscenio era costituito da grossi blocchi di pietra, che avevano lo scopo di sostenere gli elementi superiori del loggiato composto probabilmente da otto colonne o da otto pilastri. La scena, non molto ampia e realizzata in legno, aveva una profondità di tre metri ed era chiusa da un muro.

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Data questa descrizione, ci si accorge di come il complesso apparisse asimmetrico e di piccole dimensioni: questo era dovuto allo svilupparsi dell’edificio in un tessuto urbano già saturo. Il teatro è direttamente collegato tramite una galleria all’agorà della città e al bouleuterion.

Il Teatro del Cielo oggi

Dal 1991 il Teatro di Akrai ospita le rappresentazioni del Festival Internazionale del teatro classico dei giovani, organizzato dall’Istituto nazionale del dramma antico. Necessita adesso di interventi di recupero urgenti, che verranno messi in atto grazie a un progetto finanziato con fondi strutturali europei (stanziamento complessivo pari a 845 mila euro (375 euro per il 2019 e 844.625 euro per il 2020).

Foto di Clemensfranz – Opera propria, CC BY 2.5, Collegamento

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