Arriva Telegram in siciliano. L’idea è dell’associazione no-profit Cademia Siciliana, che ha tradotto in lingua siciliana la famosa app di messaggistica istantanea. Il risultato è frutto di diversi mesi di lavoro e di complesse ricerche stilistiche e terminologiche.
La versione in siciliano è attualmente disponibile solo per il sistema operativo Android, ma presto arriverà anche per iOS di Apple e di altre piattaforme. A oggi, Telegram conta oltre 300 milioni di utenti in tutto il mondo e si contraddistingue per ricchezza di funzioni e attenzione rivolta alla privacy e alla sicurezza.
Per usare Telegram in Siciliano, dovete anzitutto scaricare l’app dal Play Store (se ancora non l’avete). Dopo averla installata, usando il vostro smartphone, dovete cliccare su questo link. Il tutto è gratuito. Si può anche accedere al glossario, realizzato appositamente per muoversi meglio alla scoperta di questo prodotto.
Come abbiamo già sottolineato in più occasioni, il siciliano è una lingua a tutti gli effeti. Tra l’altro, non deriva dall’italiano ma, al pari di questo, direttamente dal latino volgare. Ha costituito la prima lingua letteraria italiana, già nella prima metà del XIII secolo, nell’ambito della Scuola Siciliana. Anche l’Unesco ha riconosciuto al siciliano lo status di lingua madre. I siciliani, dunque, sono descritti come bilingui.
La lingua siciliana potrebbe essere ritenuta una lingua regionale o minoritaria ai sensi della Carta europea per le lingue regionali e minoritarie, che all’articolo 1 afferma che per “lingue regionali o minoritarie si intendono le lingue … che non sono dialetti della lingua ufficiale dello Stato”.