Che la Sicilia sia un’isola straordinaria, lo sapevamo già. Di recente, però, una ricerca del Telegraph lo ha ribadito ancora una volta, basandosi su un metodo scientifico. La prestigiosa testata ha condotto un’accurata indagine, studiando alcuni dei principali elementi che caratterizzano le isole del Mediterraneo: ebbene, la Sicilia è risultata la migliore.
Perché la Sicilia è l’isola più bella d’Europa?
Secondo il Telegraph, non è difficile capire perché la Sicilia si sia piazzata al primo posto nella sua ricerca. “La Sicilia è il Mediterraneo“, si legge, ricordando quanti popoli ne hanno solcato la superficie e abbiano lasciato il segno su una terra che crocevia di culture. La nostra regione si distingue per la sua bellezza, dei templi alle città barocche, senza dimenticare i mercati storici.
Le tante influenze, inoltre, sono presenti nella cucina regionale siciliana, “così diversa da quella dell’Italia continentale”. “Secoli di scambio con il Nord Africa e il mondo arabo si concretizzano nel couscous trapanese, nelle panelle di ceci di Palermo e nell’uso diffuso di cannella e pistacchi“. E, ancora: “I dominatori spagnoli dell’isola, sia aragonesi che borbonici, hanno lasciato il segno nel contorno tipico di ogni trattoria siciliana, la caponata“.
Vista da Taormina
Il giornalista del Telegraph Lee Marshall precisa che non è facile esplorare la vastità della Sicilia in pochi giorni: “Anche una quindicina di giorni permettono appena di sfiorare la superficie dell’isola (…). Questo è un luogo con così tante ricchezze culturali, naturali e gastronomcihe, che ha senso esplorarlo un pezzo per volta”.
Il viaggio del giornale britannico esplora alcune delle mete più classiche, a partire da Taormina e passando attraverso l’Etna, Siracusa e Ortigia e fino ad Agrigento. Per non dimenticare Selinunte e Segesta, ma anche le città barocche: Noto, Ragusa, Modica e Scicli, definite le “nuove città” più belle del mondo. Ultima, ma non per questo meno importante, Palermo: “caotica ma accattivante. (…) È, come la Sicilia, una e molte”.
Foto: Depositphotos.com.
