Terme arabe e Castello Normanno di Cefalà Diana, un luogo magico da scoprire. Oggi vi portiamo in provincia di Palermo, per conoscere una nuova pagina di storia della Sicilia. I Bagni di Cefalà Diana, databili nella versione monumentale al XII secolo, sono il più antico esempio italiano di struttura architettonica nata per sfruttare una sorgente termale a scopi curativi. Le acque erano canalizzate anche per usi agricoli.
Il prezioso monumento – spiega la Soprintenza per i Beni Culturali e Ambientali di Palermo – include una fonte, dalla quale sgorgava acqua calda (a 35-38 gradi). Secondo recenti ricostruzioni, in età normanna faceva parte di un complesso che potremmo definire ospedaliero, nel senso che il Medioevo islamico dava a questa espressione.
All’esterno c’è una fascia epigrafica in caratteri cufici. L’interno dell’edificio è diviso in due parti da un muro a tre archi. L’ambiente di maggiori dimensioni è coperto da una volta ad arco ogivale ribassato e ospita tre vasche collegate tra loro.
Il monumento è aperto lunedì, martedì, mercoledì, venerdì, domenica e festivi dalle ore 9,00- 13,30; giovedì e sabato dalle 9 alle 19, con ultimo ingresso alle ore 18,30.
Fu edificato per funzioni strategiche e militari. Dalla sua posizione particolare garantiva un controllo generale riguardo la viabilità tra Palermo e la Val di Mazara. I ruderi sono sovrastati da una torre quadrangolare. L’impianto originario del Castello di Cefalà Diana sembra risalire all’epoca greca.
L’attuale struttura, invece, si colloca tra la seconda metà del XIII secolo e l’inizio del XV secolo. Ha subito modifiche e restauri nel corso del Trecento. È costituito da una cinta interna che riproduce la configurazione del terreno, delimitando quindi un cortile di pianta triangolare.
Le Terme arabe e Castello Normanno di Cefalà Diana sono sicuramente un posto da scoprire!