Il 6 gennaio alle ore 17,00 a TeatroZeta di Termini Imerese, in via Albergo Santa Lucia, la rassegna teatrale Crepe di assurdo nell’esistenza, prosegue con uno spettacolo per ragazzi; Lupo, Lupetto e Rosso Cappuccio, con Simona Indovina e Piero Macaluso che firma anche il testo e la regia.
Lo spettacolo racconta la storia di Cappuccetto Rosso in maniera diversa, affrontando anche il punto di vista del lupo. La bambina, incaricata di una missione importante e segreta, deve confrontarsi con le sue paure attraversando il bosco per arrivare dalla nonna. Lo fa con coraggio e spavalderia, pur dovendo incontrare diversi lupi che si sono persi da altre favole; finalmente troverà il lupo giusto, insicuro, isterico e nevrotico con il quale parte una gara a chi arriva prima dalla nonna. Ma il lupo non riuscirà nel suo intento; travestito da nonna, viene sconfitto dalla fermezza e dalla ferrea logica della bambina.
Alla fine Rosso Cappuccio, agente segreto, convincerà il lupo a partire e a diventare vegetariano, ma una volta da sola si renderà conto che di quella presenza paurosa aveva bisogno per imparare a lottare e vincere giorno per giorno ogni ostacolo della vita.
Il lupo, rappresentazione, in tutte le favole, delle nostre paure più recondite, può essere sconfitto con la cultura e senza paura del diverso, ma l’insegnamento più profondo è che di queste paure abbiamo bisogno, perché sono un freno sociale, ci fanno capire la nostra fragilità e dobbiamo imparare a conviverci.
Si è voluto giocare con il ruolo di Cappuccetto Rosso, immaginandone una maturazione già avvenuta, e quindi capace di riuscire, non solo di affrontare da sola le proprie paure, ma anche di scardinare e risolvere le situazioni peggiori.
Anche il nostro Lupo non è da meno, ribellandosi al ruolo che la favola gli ha tagliato addosso riflette da novello Amleto sulla propria esistenza e le difficoltà a cui la sua condizione di lupo lo costringono.
L’effetto è straniante e divertente, per uno spettacolo di doppia lettura, per bambini dai cinque ai novantanove anni.
Le musiche originali sono di Alessio Arena, la canzone “Il lupo nella sorte” (Arena-Macaluso) è cantata da Valentina Mazzamuto; la scenografia ispirata a Banksy è di Giulio Adelfio.