"Sulla base dell'amplificazione del rischio sismico, possiamo dire che fra il 70 e l'80% del territorio siciliano è a rischio": è l'allarme lanciato al "Giornale di Sicilia" da Giuseppe Giunta, ordinario di geologia strutturale e già docente all'Università di Palermo, che traccia un quadro dei rischi e di come prevenire i danni provocati da eventuali terremoti.
Per quanto riguarda le zone più a rischio, Giunta parla di "Val di Noto, Belice, il basso Tirreno, l'Etna, la Scarpata di Malta: sono tutte zone definite sismogeniche perché sono zone della crosta terrestre interessate da fratture attive che possono generare terremoti, e quindi più rischio. Non significa però che in altre zone non si verificheranno eventi sismici, ma in genere ciò avviene solo con una percentuale piuttosto bassa dei casi".
Del resto, come si può vedere in questa mappa, gran parte del suolo italiano è "a elevata sismicità".