La potente scossa di terremoto che ha colpito la Grecia poco prima delle due del mattino ha avuto importanti conseguenze sulla Sicilia. L’epicentro è stato localizzato nel mar Ionio, a 38 chilometri da Zante, a una profondità di 14 chilometri.
Nella Sicilia orientale le ripercussioni sono stati forti e la popolazione ha avvertito nitidamente quanto accaduto. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha diramato per la scorsa notte e fino alla mattina di stamani un’allerta arancione per le coste di Calabria, Basilicata, Puglia, Sicilia (Ionio). Sono state segnalate possibili variazioni del livello del mare inferiori a 1 metro.
L’allerta è già cessata.
«Per tutta la notte – ha detto il capo della Protezione civile calabrese Carlo Tansi – abbiamo seguito l’evoluzione della situazione attivando le procedure previste. Dai modelli di riferimento abbiamo visto che i valori di un eventuale tsunami avrebbero potuto raggiungere il metro. Giusto pochi giorni fa avevamo fatto un’esercitazione proprio per questo».