Una cinquantina di milioni subito. E se come dice il premier Renzi "nessuno verrà lasciato solo" in seno alla ricostruzione, occorre reperire altri fondi. E in fretta. "Affari italiani" riporta la notizia di un incontro tra lo stesso Renzi e il suo ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, i quali avrebbero discusso proprio delle misure economiche necessarie al post-emergenza terremoto.
Cioè come reperire i fondi per la ricostruzione, per la messa in sicurezza degli edifici non completamente crollati e via dicendo. Tra le misure che il governo sarebbe pronto a mettere sul tavolo ci sarebbero un aumento dell'accise sui carburanti e sui tabacchi. E, forse, anche un ritocco verso l'alto della tassazione sul gioco d'azzardo. Le misure economiche entrerebbero in vigore subito, già a partire dal mese di settembre. Il Codacons, per bocca del suo presidente Carlo Rienzi, è insorto:
"La sola idea di aumentare per l'ennesima volta le accise sulla benzina è inaccettabile. Questo perché nel corso degli anni si è fatto più volte ricorso alla tassazione sui carburanti per reperire risorse finalizzate a emergenze varie, accise che una volta entrate in vigore non sono state più revocate, portando oggi i listini di benzina e gasolio a essere i più cari d'Europa. Ci opporremo con ogni mezzo a qualsiasi intervento dell'esecutivo sui prezzi dei carburanti, che avrebbe un impatto enorme sulla collettività ed effetti disastrosi sui consumi. Il governo Renzi ha il dovere di trovare risorse per l'emergenza terremoto e per il sacrosanto sostegno delle popolazioni colpite dal sisma, ma deve reperire soldi tagliando gli sprechi della pubblica amministrazione ed eliminando i costosissimi privilegi della classe politica, senza mettere le mani nei portafogli degli italiani".