Il terreno per la bretella dell'Anas che consentirebbe di dare nuovo respiro al traffico sulla Palermo-Catania potrebbe costare ai contribuenti una fortuna. È l'allarme speculazione lanciato dai deputati regionali del Movimento 5 Stelle, che hanno diramato un comunicato stampa:
Niente auto, e chissà per quanto tempo ancora, ma sulla A19 qualcosa potrebbe essere già in marcia: la speculazione. Il terreno di circa un ettaro sul quale dovrebbe sorgere la famosa bretella dell'Anas per riaprire alla circolazione la Palermo-Catania potrebbe costare una piccola fortuna ai cittadini. Il piano particolareggiato di esproprio interessi compresi, porta una valutazione dell'appezzamento da espropriare, che, eventuali interessi compresi, si aggira intorno ai 240 mila euro (236 per l'esattezza), una somma spropositata per i terreni di quella zona, il cui valore, nel migliore di casi, non dovrebbe superare le poche migliaia di euro.
Ai pentastellati fa eco il sindaco di Caltavuturo, Domenico Giannopolo, che parla di "cifra nettamente fuori mercato: conosco benissimo i terreni di quella zona e il valore di un ettaro di uliveto è di 10,15 mila euro al massimo".
Ma c'è un particolare, sottolinea sempre il Movimento 5 Stelle siciliano (pronto a scrivere a Raffaele Cantone, presidente dell'Autorità nazionale Anticorruzione), sul quale bisogna porre particolare attenzione:
Proprietaria dell'appezzamento che dovrebbe passare di mano sarebbe un'azienda il cui rappresentante legale è un ex assessore del Comune di Palermo, Tullio Giuffré, che Giancarlo Cancelleri (deputato Cinque Stelle, ndr) ha visto stringere la mano a Delrio in occasione del sopralluogo del ministro sul viadotto.