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Un altro sub, il terzo, è stato trovato morto lungo il litorale tra Palermo e Messina. Stavolta il ritrovamento è avvenuto in contrada Ginestra, a Termini Imerese, ma anche in questo caso il volto è irriconoscibile. I primi due erano stati ritrovati nelle zone di Cefalù e Castel di Tusa, tutti e tre sono senza identità.

Per quanto riguarda il cadavere rinvenuto sulla spiaggia di Castel di Tusa, dall’autopsia sono emersi alcuni dettagli utili ai fini di un eventuale riconoscimento. In particolare, si tratta di una persona di sesso maschile, con alcuni tatuaggi: un tribale sull’avambraccio sinistro, la sagoma di un pipistrello tra le scapole e una lettera “M” sul braccio destro.

Per giungere all’identificazione i carabinieri stanno svolgendo ulteriori indagini, anche mediante l’estrazione del profilo genotipico della salma, da comparare con quelli presenti nella banca dati delle persone scomparse.

Il ritrovamento del terzo cadavere apre sempre più la strada al collegamento con il rinvenimento di droga abbandonata nelle spiagge del medesimo litorale. Seicento panetti di hashish, in tutto 38 chili, sono stati recuperati sulla sabbia di contrada Santa Carrà a Capo d’Orlando e sequestrati dalla polizia e dall’Ufficio circondariale marittimo di Sant’Agata Militello.

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