Tre giorni di formazione e divertimento con Emmaniel Gallot-Lavallée a Milazzo organizzato da The Red Whale e il 10 uno spettacolo all'Atrio del Carmine ispirato (smontandolo) a Beckett.
Lo stage si svolgerà al Convento del Castello di Milazzo
Lo spettacolo del 10 all'Atrio del Carmine…
Per partecipare al seminario di 3 giorni condotto da Emmanuel Gallot-Lavallée è necessario prenotarsi scrivendo o telefonando
theredwhale@yahoo.it +39 345 4458104
numero minimo partecipanti 10
Didattica:
8 ore di formazione giornaliera, dalle ore 9 alle 13 dalle 15 alle 19
I CLOWN
Ho sempre amato i clown ed ogni anno che gli insegno ( ormai sono passati secoli e parecchie settimane) mi entusiasmano sempre. Certo, se pensate ai clown tipo Macdonald con il naso rosso, l’hamburger in bocca e il sorriso a forma di dollaro, avete sbagliato strada. Parlavo della poetica del clown, perso nell’immensità della pista.
Il lavoro sul clown è lo studio dell’anima umana. Il ritorno alla luce. Ecco perché questo studio è cosi affascinante e paradossalmente impossibile. Non s’insegna al sole l’arte di brillare, lo si guarda e basta così come si può ammirare l’anima umana ridere e danzare la danza del clown.
Cio che si può fare invece, è togliere la foschìa, le nuvole che impediscono di vedere il sole. I nostri atteggiamenti quotidiani ricoprono fino a soffocare lo stupore, la meraviglia… Il clown é il ritorno all’origine, al meravigliarsi. Basta togliere la tappezzerie vecchie delle nostre certezze. Appare allora la fragilità, l’essere perso. Ciò che è pericoloso nella vita, diventa nutrimento indispensabile per il clown: esso si nutre di debolezze. L’arte dello stupore è la sua essenza.
Gli studenti imparano a giocare e a lasciare suonare, in loro, una musica silenziosa. Nasce un personaggio che si copre di colori, si veste, si traveste, prende forma adulta, diventa clown, il tempo di un numero. Poi andrà bruciato per lasciare l’attore tornare di nuovo alla sorgente della sua ricerca: l’anima danzante.
La parte essenziale del nostro lavoro consisterà quindi a “ liberare la gabbia”, a toglierci di dosso i vecchi costumi. Fase delicata come una nascita.
Segue una parte propedeutica:
Lo studio del clown dalle sua origine ad oggi.
Il clown da circo con i suoi due protagonisti principali: Augusto e Mr Loyal.
Certi numeri sono scritti come veri spartiti.
Lo studio si fa matematico, puntiglioso. Come abbandonare il proprio corpo per seguire l’inflessione del Mr Loyal, o gli scherzi assurdi del clown.
Analizzeremo le entrate clownesche
Annuncio del numero – la sua realizzazione – il suo fallimento e l’uscita del clown
Monsieur Loyal e l'Augusto (esercitazioni a gruppi)
– scherzo del clown bianco – riuscita – scherzo dell'Augusto –
fallimento – punizione dell'Augusto
I clown teatrali:
Potremo poi allontanarci dagli sketches stereotipati della tradizione
circense per avviarci verso una ricerca più profonda: la conoscenza
della fragilità umana e la sua progressiva messa in scena alla
scoperta dell’antieroe moderno che si nasconde dietro ogni "bide", vale a dire ogni fallimento del numero presentato.
Attraverso le improvvisazioni si metteranno in evidenza le ingenuità,
le debolezze, le fissazioni, i deliri delle diverse personalità che
andranno successivamente definite e messe in risonanza con il
pubblico:
la ricerca del proprio clown, il costume
rapporto tra clown e pubblico
le entrate solitarie, il parlato
il rapporto con gli oggetti
costruzione di frasi umoristiche
il rapporto di potere "capo-sottocapo"
Si concluderà questa fase di studio con un’analisi più serrata dei meccanismi universali della comicità.