La Sicilia è ricca di luoghi avvolti dal mistero. Non tutto quello che è successo in passato – o che è stato costruito in passato – riesce ad avere oggi una spiegazione. Con il susseguirsi delle varie epoche, per colmare alcune delle lacune, la saggezza popolare ha inventato storie affascinanti, arrivate fino a noi. Quelle storie, ancora oggi, mantengono vivo l’alone di mistero di alcuni luoghi curiosi della nostra isola. Prendete, ad esempio, la Tomba del Gigante di Sagana. Sagana è una frazione di Monreale, che si trova a due passi da Giardinello, in provincia di Palermo. Con un nome così, questo sarcofago ha alimentato moltissimi racconti. Il suo aspetto appare molto lineare, ma è impossibile non chiedersi chi l’abbia costruita e perché. D’altronde, cosa dovrebbe farci una tomba nel bel mezzo delle campagne?
La tomba del gigante deve questo nome al fatto che la tradizione popolare riteneva fosse la tomba di un gigante o di un guerriero saraceno di nobili origini. Guardandola, non sembrano esserci particolari indizi, ma è sicuramente un monumento che si fa notare. Alcuni studiosi, provando a comprenderne l’utilizzo, hanno ipotizzato che si trattasse della tomba di un patrizio romano. L’opinione più accreditata è che si tratti di un cetotafio, cioè di un monumento funebre in ricordo di un personaggio che è stato sepolto altrove. Chissà quale sarà la verità. A chi la osserva, non resta che rimanere con i dubbi e, perché no, dare la propria, personalissima versione della storia della Tomba del Gigante di Sagana.
Foto: Comune di Giardinello.