Nuovi gioielli in concessione da nord a sud lungo tutte le coste italiane. Partirà a settembre il secondo bando di gara per l'affitto di 20 beni di proprietà dello Stato tra fari, torri ed edifici costieri, che saranno recuperati e trasformati in strutture ricettive, hotel o resort di lusso. Il progetto dovrebbe portare a investimenti di 6 milioni di euro per riqualificare le strutture e a una ricaduta economica complessiva di circa 20 milioni di euro.
La lista comprende il Faro di Capo Rizzuto a Isola di Capo Rizzuto (KR), il Faro della Guardia a Ponza (LT), il Faro di Torre Preposti a Vieste (FG), il Faro di Punta Polveraia a Marciana nell'Isola d'Elba (LI), il Faro Formiche nell'isolotto Formica Grande (GR), il Faro di Punta Libeccio nell'Isola di Marettimo (TP), il Faro di Punta Spadillo a Pantelleria (TP), il Faro di Capo Mulini ad Acireale (CT), il Faro di Capo Milazzo a Milazzo (ME) e il Faro di Capo Faro a S. Maria di Salina, Isola di Salina (ME).
A questi si aggiungono altri 10 beni, di varia tipologia, in gestione all'agenzia del demanio: in Campania, a Salerno, la Torre Angellara, in Sicilia il Padiglione Punta del Pero a Siracusa, lo Stand Florio a Palermo, il Faro di Capo Zafferano a Santa Flavia (PA), il Faro di Riposto a Riposto (CT). In Puglia, la Torre CastellucciaBosco Caggioni a Pulsano (TA), il Convento S. Domenico Maggiore Monteoliveto e la Torre d'Ayala a Taranto. Salendo a nord, infine, in Emilia Romagna, il Faro del Po di Goro a Goro (FE) e in Veneto il Faro Spignon sull'isola di Spignona Venezia.
L'incasso previsto per lo Stato è di oltre 340 mila euro di canoni annui che, in considerazione della differente durata delle concessioni, ammonterà a oltre 7 milioni di euro per tutto il periodo di affidamento (per un massimo di 50 anni). "Non è vero che basta avere un patrimonio per valorizzarlo: per utilizzarlo bene servono investimenti e prospettive a lungo termine, serve una nuova filosofia, un nuovo approccio strategico della pubblica amministrazione per valorizzare se stessa. In un periodo di tempo lungo ma non lunghissimo le risorse saranno valorizzate", ha sottolineato il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan.