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Ritorna la truffa della fuga di gas: a raccontare un episodio accaduto di recente, l'account Facebook 'Agente Lisa' della Polizia di Stato. Questo tipo di truffa, già abbastanza diffusa, prende di mira soprattutto gli anziani. In generale è sempre utile essere ben informati per riconoscere e smascherare i truffatori. 

Questo il post pubblicato su Facebook, che riporta il racconto di un episodio avvenuto ad una anziana signora. Il racconto è utile, poiché permette di capire la dinamica e i dettagli dei truffatori:

(La signora, n.d.r.) Mentre tornava a casa, come tutti i giorni, alle 8.45 dopo la spesa, fuori dal portone dello stabile ha trovato un uomo che citofonava ripetutamente ad un interno dove ha lo studio un dentista. 
Lucidamente, per non farlo entrare con lei, gli ha chiesto chi fosse e chi cercasse. Il tizio, mostrando un tesserino attaccato alla tuta da lavoro, ha risposto di essere un tecnico dell’Italgas e che poco distante era saltato un tombino per una fuga di metano. 
Il gas, a suo dire, si era incanalato nelle tubature, mettendo in pericolo non solo lo stabile ma anche le persone perché era velenoso e bisognava verificare i contatori nelle case tramite l’apparecchio che aveva in mano. Se a contatto con il gas la fiamma fosse diventata verde, allora c’era pericolo per le persone in casa, perché se avessero inalato il metano, sarebbe stata necessaria l’ambulanza per portarle via di corsa. Il pensiero della donna è andato subito al marito, grande invalido, che trascorre le giornate in poltrona perché non deambula. A quel punto ha capitolato e si è fidata. 
Gli ha chiesto, anzi, di controllare per cortesia prima il suo di appartamento. Entrata in casa ha detto al marito di non preoccuparsi perché il signore con lei era un tecnico e insieme sono andati in cucina. 
Quando ha acceso la fiamma del fornello, l’uomo ha avvicinato l’apparecchio e la fiamma è diventata verde. A quel punto il finto tecnico le ha detto di organizzarsi per trasferire il marito e raccogliere nel frattempo tutto l’oro e anche i soldi (che contenevano a suo dire un filo d’oro all’interno) e di chiudere tutto in un sacchetto di plastica, magari sotto un involucro, in modo che non si annerisse e diventasse inutilizzabile. 
Di sicuro, mentre la signora provvedeva a “nascondere” i valori, l’uomo ha avuto modo di sbirciare il nascondiglio, che si trovava in camera dove il marito era in poltrona e a quel punto è entrato in gioco il complice che, presentandosi come un maresciallo dei Carabinieri, è comparso per tranquillizzarla e distrarla, mentre l’altro si impadroniva del bottino. La signora però ha intuito che la “presenza” del maresciallo in casa fosse ingiustificata e gli ha detto che voleva chiamare la caserma per verificare e anche qui, come sempre accade, il truffatore/ladro ha “chiamato” personalmente il 112. Ovviamente nessuna vera telefonata ma la signora, avendo mangiato la foglia, lo ha comunque invitato a uscire. Lui se ne è andato, ma quando si è voltata per fronteggiare il finto tecnico, ha scoperto che non c’era più e con lui erano spariti anche i suoi averi

Fonte: Pagina Facebook Agente Lisa