L’antico borgo e la Torre Roccella.
- Questo è ciò che rimane di un borgo portuale, nato in età islamica, che in epoca medievale fu centro commerciale.
- Ancora oggi è un piccolo museo a cielo aperto.
- Da qui partivano prodotti destinati a tutto il Mediterraneo.
Lungo la costa di Campofelice di Roccella, in provincia di Palermo, si scoprono i resti di un antico borgo medievale, che fu un vivace centro di commerci verso tutto il Mediterraneo. La storia di questi luoghi è ancora raccontata dalla Torre Roccella, testimonianza dell’antico Castello. Questo è ciò che rimane di un borgo portuale, nato in età islamica, che in epoca medievale fu un centro di lavorazione, smistamento e imbarco della canna da zucchero, del riso e del grano, verso le località del Mediterraneo. Si tratta di un esempio di edilizia storia siciliana, circondato dai resti del borgo di Roccella: ciò che resta dell’acquedotto, del trappeto e dei magazzini è di proprietà privata. Si tratta del cuore antico di Campofelice, un sito di cui si parla poco ma che, in realtà, rappresenta già così un piccolo museo a cielo aperto.
Il Castello e la Torre
Il castello, anticamente, era composto due parti: un grande torrione e un corpo di fabbrica a più piani. Il torrione si è conservato intatto, mentre il corpo di fabbrica è andato quasi del tutto distrutto. La Torre Roccella ha una pianta rettangolare, si compone di tre piani e include una cisterna sotterranea. La storia di Campofelice di Roccella affonda le radici nel IX secolo. Si hanno notizie di un Castello di ferro alla Roccella, conquistato dagli arabi nell’827. Con l’arrivo dei normanni, il territorio è stato annesso alla baronia di Geraci. Le prime notizie di abitanti in quello che oggi è il paese risalgono alla fine del Seicento. Nel 1699 il casale di “Roccella” viene fondato dal principe palermitano don Gaspare La Grutta Guccio. Fu lui a volere, su una collina di sua proprietà, 100 case, 14 botteghe, una fonte e una chiesa dedicata a Santa Rosalia.