Totò Cascio ha presentato a “Casa Minutella” il suo nuovo libro: “La Gloria e la prova”. L’ex bambino prodigio del film da Oscar “Nuovo Cinema Paradiso” è cresciuto e combatte una battaglia durissima contro una malattia che ha colpito i suoi occhi.
Quanto è uscito il film di Giuseppe Tornatore, Cascio era appena un bambino. Uno degli abitanti di Palazzo Adriano, il paesino reso celebre della pellicola cinematografica che ha scritto un’epoca.
La notorietà fu immediata e lo trasformò in un simbolo del cinema italiano in tutto il mondo. Adesso sono passati 34 anni e sono successe moltissime cose, nel frattempo. Cascio ha dovuto abbandonare le scene a causa di una malattia agli occhi.
All’inizio la scomparsa sembrò inspiegabile. Ma non era il cinema ad essersi dimenticato di lui: era lui che aveva lasciato il cinema. La ragione è una grave malattia, la retinite pigmentosa con edema maculare, che ha provocato una perdita progressiva, irreversibile e quasi totale della vista.
Quella carriera promettente ha avuto un brusco stop, ma lui non si è arreso. E ora lotta con forza, vivendo una nuova consapevolezza. Il libro è stato scritto da Cascio insieme a Giorgio De Martino. La prefazione è di Giuseppe Tornatore, mentre la postfazione è a cura di Andrea Bocelli.
«Questo libro – ha detto a Massimo Minutella – racconta ciò che è successo dopo tutti i film che ho fatto, ci sono personaggi straordinari gli aneddoti, la leggerezza il successo. Poi c’è anche la prova che devo superare. È la malattia agli occhi di cui non avevo mai parlato, una cosa di cui ho avuto sempre paura».
«Mi sono nascosto per anni – ha aggiunto… Adesso ho metabolizzato, ho accettato. Ci ho messo molto tempo, ma anche questa prova l’ho trasformato in gloria. Adesso sono qui, ho ripreso in mano la mia vita. Sto ricevendo tantissimo affetto e questo è impagabile, è straordinario».