Il mondo del calcio e i tifosi italiani sono in lutto per la scomparsa di Totò Schillaci, l’indimenticabile bomber di Italia ’90.
La notizia della sua morte ha sconvolto il Paese. Per due giorni i tifosi si sono radunati per dare l’ultimo saluto al loro eroe allo Stadio Renzo Barbera, dove per l’occasione è stata allestita la camera ardente.
Un mare di fiori e sciarpe rosanero ha ricoperto lo spazio, simbolo di un dolore profondo, ma anche di gratitudine per quanto Totò ha fatto per Palermo e per la nazionale italiana.
Non sono mancati in questi giorni i cori dei tifosi, che hanno ancora una volta intonato il suo nome, come accadeva quando segnava uno dei suoi famosi gol.
Tra lacrime e ricordi, Palermo e l’Italia intera ha mostrato il suo affetto al bomber che, in campo, ha saputo unire tutto il Paese sotto la stessa bandiera.
I funerali di Totò Schillaci si sono tenuti venerdì 20 settembre, alle ore 11:30, nella Cattedrale di Palermo, un luogo simbolico per un grande campione.
Tutta l’Italia si è stretta intorno alla famiglia Schillaci, in un abbraccio collettivo di dolore e rispetto. I funerali sono stati seguiti da migliaia di persone, a dimostrazione di quanto Schillaci fosse amato e rispettato in ogni angolo della Sicilia e oltre.
Il ricordo dei compagni di squadra, dei tifosi e dei familiari
La morte di Schillaci ha scosso profondamente non solo i tifosi, ma anche la sua famiglia e i suoi ex compagni di squadra. Roberto Baggio ha espresso parole toccanti, ricordando non solo le prodezze sul campo, ma anche la profonda umanità di Totò: “Ciao mio caro amico, anche stavolta hai voluto sorprendermi. Rimarranno per sempre impresse nel mio cuore le notti magiche di ITALIA 90 vissute insieme. Fratelli d’Italia per sempre”.
Anche personaggi del mondo dello spettacolo, come Sasà Salvaggio, hanno voluto rendergli omaggio: “È un giorno tristissimo, eravamo molto amici. Mi dispiace tanto. L’ho sentito meno di un mese fa. Gli dissi ‘Totò dobbiamo andare in America’, lui mi rispose: ‘Sasà portami in America’. E ‘arristò ca’… Un grandissimo ragazzo”.
I messaggi di affetto non si sono limitati al mondo del calcio: tanti fan hanno condiviso sui social i loro ricordi personali legati a Totò, dimostrando come fosse una figura capace di unire persone di tutte le età e generazioni.
La figlia Jessica in una recente intervista ha parlato del padre come di un uomo senza troppo grilli per la testa. “Era un uomo semplice e la semplicità è una virtù, la stessa che mio padre mi ha lasciato in eredità. Per carità non aveva l’ambizione di tenersi alla larga dalla fama ma non l’ha nemmeno coltivata”.
Jessica ha poi raccontato gli ultimi momenti insieme al padre: “Abbiamo parlato e scherzato finché è stato possibile. Abbiamo ricordato i momenti più belli delle nostre vite, quelli che non si potranno mai dimenticare. Il suo quadro clinico non lasciava speranze ma io avrei voluto salvarlo. Tre giorni fa al suo capezzale mio fratello Mattia e io gli abbiamo detto che davanti all’ospedale c’erano le tv. Ma lui ci ha risposto: ‘A me importa solo di voi’. E ci ha chiesto scusa perché ha pensato di non essere stato presente tutte le volte che avrebbe voluto”.
Anche Francesco Di Mariano, nipote e calciatore del Palermo, visibilmente commosso, ha ricordato come lo zio sia stato per lui un vero e proprio punto di riferimento, ringraziandolo per il sostegno e i preziosi consigli: “Sin da piccolo sono sempre stato accostato a te, ed è stato un onore e un orgoglio”. E poi ancora: “Hai affrontato questa malattia come un leone, fino all’ultimo, proprio come facevi in campo. Adesso puoi riposare in pace e riabbracciare la nonna”.
Schillaci resterà per sempre nei cuori dei siciliani e degli appassionati di calcio di tutto il mondo. La sua carriera, dal Messina alla Juventus, fino a quella magica estate del ’90, lo ha consacrato come un mito. E anche fuori dal campo, Totò ha sempre mantenuto un legame stretto con la sua terra, diventando un punto di riferimento per tanti giovani siciliani.
Foto Instagram