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La moglie di Totò Schillaci: “Ha fatto battere il suo cuore oltre ogni limite, non voleva lasciarci”

Ci siamo battuti fino alla fine. E Totò ha fatto battere il suo cuore, oltre ogni limite previsto dai medici, perché non voleva lasciarci. Non voleva lasciare me e i nostri quattro figli”: lo ha detto Barbara Lombardo, moglie di Totò Schillaci, parlando al Corriere della Sera. Il calciatore palermitano, indimenticabile bomber di Italia ’90, è morto il 18 settembre, all’età di 59 anni .

Lombardo è stata vicino al marito fino all’ultimo e ha ripercorso nell’intervista le tappe di un profondo legame. La coppia non ha avuto figli: “Per scelta. Uno io, tre lui. La somma fa quattro. Lui ha cresciuto e amato mio figlio Alberto come fosse il suo. E per me è lo stesso con i suoi, Mattia, Jessica e Nicole, che considero miei. E loro, fratelli che si amano. Siamo stati bravi. Lui, il cemento di una famiglia dove ci vogliamo tutti bene”, ha spiegato. “Eravamo amici da tempo, ma un giorno del 2011 la nostra amica Giusy che consideriamo una sorella, fa scattare la scintilla. E la ringrazio perché ho provato nella vita la felicità di amare“.

Totò Schillaci e Barbara Lombardo

Barbara ha un tatuaggio con il nome di Totò tra il figlio Alby e Nina, la cagnolina. “E due parole ”eternamente noi”. Dove ci metto tutti gli altri figli. A cominciare da Mattia. Lo guardo e vedo in lui Totò”, ha aggiunto in riferimento al primogenito del marito, nato dalla relazione precedente con la ex moglie. Parlando della ex moglie di Totò Schillaci, Rita Bonaccorso, Barbara Lombardo ha detto: “Rita? Sta qui, accanto alla bara con me. Condividiamo un dolore grande, nel rispetto reciproco“.

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Ora la vita Lombardo andrà avanti dedicandosi al Centro sportivo Ribolla, la scuola calcio fondata da Schillaci: “Il Centro sarà la mia vita. Perché era la sua vita. La passione per stare vicino ai bambini, ai ragazzi meno abbienti, quelli provenienti dai quartieri popolari come il Cep, da dove era partito”, ha raccontato, “Diceva di sentire il bisogno di restituire alla città, a quei ragazzi di Palermo, quanto la vita e le sue capacità gli avevano offerto. Era un amore profondo per la città”. Foto Instagram @lombardo.barbara.

Redazione